RIKI: BELLO MA ANCHE BRAVO
In attesa dell’uscita del film animazione “Leo Da Vinci – Missione Monna Lisa” in programma per l’11 gennaio del quale ha interpretato la colonna sonora, Riccardo Marcuzzo meglio conosciuto dai fan con il nome d’arte Riki, sarà questa sera tra i protagonisti del countdown di Canale 5 per l’arrivo del nuovo anno nell’ambito della trasmissione Capodanno in musica. Per Riki dunque un nuovo importante palcoscenico dopo la performance offerta nella terza puntata di Music. A tal proposito, nel backstage del programma di Paolo Bonolis, Riki ha rilasciato una lunga intervista a Radio 105 in cui ha toccato tanti temi tra cui anche quello del suo aspetto fisico. L’ex concorrente di Amici ha ammesso che la bellezza aiuta aggiungendo come, però, da sola non sia sufficiente per ottenere successo: “Sono onesto, è chiaro che l’aspetto fisico aiuta anche perché la musica si ascolta ma si vede anche, soprattutto al giorno d’oggi con mille social, youtube… io mi ricordo quando chiamavo le case discografiche e dicevano ‘ma tu hai un canale su youtube perché il video è importante, l’immagine è importante’ non vuol dire essere standard, ogni cantante ogni artista ha quel qualcosa, quella particolarità che vedi che funziona poi penso che le mie canzoni abbiano fatto tanto nel senso che alle tre di notte quando andavamo questa estate in giro per i live i ragazzi e le ragazze si fermano a cantare”.
TU CHIAMALE SE VUOI EMOZIONI
Nella stessa intervista Riki ha parlato dei primi passi mossi nel mondo della musica ed in particolare di come la passione per questo genere di arte sia nata grazie ad un disco regalatogli dalla mamma in quarta elementare. Queste le parole dell’ex star di Amici con cui ha spiegato anche la scelta di interpretare ‘Emozioni’: “La passione per la musica è nata quando mia mamma mi ha regalato un disco di Battisti, il Best Of, in quarta elementare per la comunione e da lì mi sono un po’ innamorato e ne ho scelta una tra le più rappresentative. Se sapevo già da bambino che sarei diventato un cantante professionista? Lo sognavo poi, appunto, prendendo spunto nel mio piccolo da Battisti anche io volevo fare un domani, scrivere canzoni, scrivere musica e sono passato quindi per Tiziano Ferro, Cremonini, Jovanotti insomma un po’ i grandi che abbiamo adesso e piano piano, ascoltando,ho sviluppato un mio modo di scrivere, una mia personalità artistica e poi insomma è andata bene”.