Il programma televisivo di canale 5 Capodanno in musica si arricchisce di un altro nome importante della musica italiana recente: quel Sergio Sylvestre che l’anno scorso ha trionfato nella trasmisisone televisiva di Maria De Filippi, Amici. Per lui il 2017 è stato un anno fondamentale per l’inizio della sua carriera: la partecipazione a Sanremo ha certamente significato per lui una svolta all’interno della sua carriera, aprendogli di fatto le porte del successo rispetto al grande pubblico. Durante questo 2017, però, Sergio Sylvestre non ha vissuto solo di luci ma anche di qualche ombra. In primavera, infatti, il papà dell’ex vincitore di Amici si è spento dopo una malattia. Racconta il cantante al sito internet TGcom24: “A maggio purtroppo papà si è spento e per me è stato un dolore incredibile, che non si può descrivere. Quando stavamo insieme mi diceva sempre che dovevo essere felice e che dovevo sorridere. Quest’ultimo disco di Natale lo dedico a lui, in fondo glielo dovevo; è per questo che ho deciso di inserire alcune sonorità che mi ricordassero la mia infanzia.” L’album in questione è Big Christmas.
SERGIO SYLVESTRE: ‘SONO TROPPO SENSIBILE’
Già quando era concorrente di Amici si era intravisto il carattere particolare di Sergio Sylvestre, ipersensibile e tenero. Un carattere che cozza parecchio con la sua immagine di uomo grande come una montagna.Ancora una volta la sua storia ci deve far comprendere che le apparenze ingannano e che non bisogna lasciarsi andare subito a facili giudizi. Racconta Sergio Sylvestre, sempre sul sito internet Tgcom24: “L’esperienza di Amici è bellissima ma quando sei lì sei perennemente seguito da qualcuno, in qualche modo sei protetto. Una volta fuori, però, bene o male sei tu il responsabile di te stesso ed è quindi normale poter incorrere in alcuni errori. Personalmente sono un tipo molto sensibile e proprio per questa mia caratteristica sono incline a farmi sfruttare dagli altri. Per mia fortuna, però, sono sempre capitato in manager che hanno deciso per il mio bene. In questo sono stato fortunato.” Il repertorio delle canzoni natalizie è quello classico. Sergio Sylvestre non ha sperimentto più di tanto, ma si è mantenuto all’interno della strada maestra. Quel quid in più è dato, ovviamente, dalla sua inimitabile voce.