Siamo ormai abituati a vedere e rivedere giovani ragazzi usciti dai talent show in giro per i firmacopie, in vetta alle classifiche, in tv con giovani fan urlanti pronti ad accoglierli, ma la musica vera, quella che dura per sempre, era sul palco di Umberto Tozzi, 40 anni che Ti Amo. Dopo ben tre slittamenti, finalmente Canale 5 ha deciso di mandare in onda lo speciale concerto evento dell’Arena di Verona conquistando i commenti social del popolo della rete. La storia della musica italiana e alcuni dei brani più belli che hanno accompagnato ben tre generazioni, era sul palco. Grandi successi e tanti commenti positivi sia da parte di chi lo spettacolo lo aveva visto dal vivo “E’ stupendo rivivere le grandi emozioni dell’Arena” e da chi lo stava vedendo per la prima volta “Siete tutti mitici”, “Vorrei sapere come mai Stella stai non è ancora inno nazionale”. I commenti positivi non sono mancati a riprova del fatto che anche i “senior” della musica sanno conquistare e intrattenere il pubblico assuefatto ai talent show. (Hedda Hopper)
LE PAGELLE DELLA SERATA
L’augurio iniziale della rete, prima del concerto tozziano 40 anni che Ti amo, è quello di una “buona visione”. Speriamo che lo sia, Canale 5, ma speriamo soprattutto che sia un buon ascolto. Il festeggiato apre le danze con Notte rosa, accompagnato dal coro di voci nere (perché un po’ attempate) dell’Arena di Verona. Tutto bello, ma quando arriva Ti amo? Eccola: “Ti amo, ti amo, ti amo”, incalza Tozzi. E poi: “Se viene testa/vuol dire che basta”. Ma come, Umberto, dopo tutta ‘sta tiritera ti dai per vinto così? Per non parlare della fedeltà: tra Gloria, Anna, Stella e una più generica Tu, quante donne ha amato, di preciso? Voto: 5. Il trio Tozzi-Morandi-Ruggeri si esibisce sulle note del suo cavallo di battaglia: Si può dare di più. Il loro Festival fu tra i più fortunati di sempre: “Ve lo ricordate? Ascolti da finale dei mondiali… o da fiction di Morandi”. Ma sì, siamo su Canale 5, si può dire. Voto: 6. Prima di esibirsi sulle note di Gente di mare, Raf ricorda i bei vecchi tempi: “Ah, quel terzo posto all’Eurofestival…”. Basta rancori, è ora di cantare. E allora Riefoli propone Infinito, ma il riscontro del pubblico è tiepido: che fine ha fatto il ragazzotto grunge di Self Control? Voto: 4.
Con Umberto Tozzi, Al Bano intona Nel sole. “Ma perché/i miei pensieri/sono sempre gli stessi/e non cambiano mai”, si chiede Carrisi tra le righe. Ma la vera domanda è: perché le sue scalette sono sempre le stesse e non cambiano mai? Probabilmente perché la standing ovation è ogni volta garantita. Difficile dire se l’eco provenga dalle coriste sul palco o dalle groupies in platea. Voto: 3. Marco Masini sale sul palco per cantare T’innamorerai, come in un climax discendente che racconta la nascita di un sentimento. Immancabili le lacrime al primo accenno di Caro babbo, scelta dallo stesso Tozzi perché romanticismo e zucchero non sono mai abbastanza. Voto: 5.