C’è anche la potente voce di Vittorio Grigolo in questa prima puntata di Music, condotto da Paolo Bonolis. Un mix perfetto tra musica classica e moderna quello che porta sul palcoscenico l’artista e cantante lirico, che come definisce Bonolis è “Orgoglio italiano nel mondo”. In un’intervista rilasciata a Famiglia Cristiana, Grigolo ha parlato del rapporto con l’opera, la musica lirica e il recitare: «La parola per me rimane sempre fondamentale anche nellopera lirica, che è prima di tutto recitar cantando, dove il ‘recitare’ è essenziale. – ancora il cantante racconta – Il latino poi è una lingua millenaria di grande impatto nel canto, anche nel Requiem di Verdi ad esempio. – e conclude – La parola va incarnata dal cantante-cantore, che ne deve esaltare il senso. La nota deve venire dopo». (Anna Montesano)



IL RICORDO DI LUCIANO PAVAROTTI

La musica, in tutte le sfaccettature, sarà al centro dell’intervista che questa sera Vittorio Grigolo concederà a Paolo Bonolis, che fra poche ore ornerà al timone di Music per una prima puntata che già si preannuncia imperdibile. Grigolo, noto tenore italiano che oggi è considerato uno degli eredi di Luciano Pavarotti, nel corso di una recente intervista rilasciata a Chiara Raiola di Panorama, ha ripercorso i suoi esordi nel mondo dell’opera, ricordando, in particolare, il suo rapporto con il grande Maestro della lirica scomparso nel lontano 2007: “Avevo otto anni quando ho calcato per la prima volta il palcoscenico. Il mio sogno era diventato realtà. Lavoravo con grandi artisti, fra cui Luciano Pavarotti. Ho avuto l’onore di stargli accanto quattro volte, mi ha sempre dato tanti consigli, diceva che io avevo carisma e che è questo che rende una persona speciale”, ha ricordato infatti il tenore, che questa, nella prima puntata di Music, si racconterà ricordando soprattutto i tanti successi della sua lunga carriera. (Agg. di Fabiola Iuliano)



LA CARRIERA

Vittorio Grigolo sarà tra gli ospiti della prima puntata della nuova edizione di Music, spettacolare viaggio di Paolo Bonolis dentro la musica, in onda questa sera mercoledì 6 dicembre 2017 su Canale Cinque. Il noto conduttore sarà accompagnato da una superband e da una orchestra di sessantaquattro musicisti, diretti dal maestreo Diego Basso. Vittorio Grigolo, noto tenore italiano, sarà tra gli ospiti di eccezione e il suo curriculum parla per lui. Nato il 19 febbraio 1977 ad Arezzo, Grigolo all’età di tredici fece parte della Tosca al Teatro dell’Opera di Roma, condividendo il palco con un mostro sacro della musica italiana come Luciano Pavarotti. Successivamente iniziò gli studi di canto con il maestro Danilo Rigosa, per poi partecipare a l’Elisir d’Amore nel circuito lirico provinciale veneto e a Il Turco in Intalia alla Kammeroper di Vienna a soli 19 anni. Nel 2000, a soli 23 anni, debuttò al Teatro alla Scala di Milano: divenne il più giovane tenore a cantare nel teatro più importante di Italia. Da lì in poi l’escalation verso il successo, con una ricca discografia e con apparizioni nei teatri più importanti al mondo.



VITTORIO GRIGOLO: “SE SBAGLIO UNA NOTA MI GIOCO LA CARRIERA”

Intervistato recentemente da Panorama, Vittorio Grigolo è tornato sul suo debutto al Teatro alla Scala di Milano nel 2000, all’età di soli ventitre anni: “Come è stato? Difficile, c’era il presidente della Repubblica, la televisione, la mia famiglia. Ero l’artista più giovane, molto emozionato. È stata un’esperienza che mi ha reso più forte”. La sua carriera è stata in continua a scesa da quel tempo e ora il tenore italiano è pronto a raggiungere nuovi traguardi: “È più difficile mantenerne uno vecchio piuttosto che raggiungerne uno nuovo, perché ogni volta che ti presenti davanti al pubblico devi dare qualcosa in più. Io studio continuamente, la mia voce cresce, sta maturando e questo vuole dire che sono sulla strada giusta”. Un mestiere difficile, quello di Grigolo, che ha poi confessato: “Ho molti amici sportivi, tennisti, e a loro dico sempre che possono permettersi di sbagliare una palla, io no perché se sbaglio una nota mi gioco la carriera”.

L’ACCADEMIA LIRICA DI ADRIA

La lirica rappresenta il mondo di Vittorio Grigolo, che sabato 2 dicembre 2017 ha fatto tappa ad Adria per promuovere l’Accademia per cantanti lirici di Danilo Rigosa, suo mentore. Definito l’erede di Luciano Pavarotti, Vittorio Grigolo ha sottolineato il potere terapeutico della musica come sottolinea Rovigo Oggi, elencando le sue opere preferite e la soddisfazione di essere approdato al suo ruolo ambito da sempre. Nei prossimi giorni debutterà al Metropolitan di New York nel Caravadossi di Tosca. Legato al maestro Rigosa, Grigolo ha sottolineato di voler garantire supporto e finanziamenti anche stranieri per il profetto di Adria, che potrebbe portare la località ad essere una capitale della lirica: “Voglio poter restituire quanto mi è stato dato, ho avuto un maestro che è stato molto più di un maestro, che mi ha seguito e lo fa ancora, che mi ha dato una professione straordinaria. Io voglio poter ricambiare e se il suo desiderio è l’Accademia eccomi qui in prima linea. Io sono legato ad Adria che ha visto i miei esordi, ho abitato a lungo qui ospite durante la mia preparazione”.