Il film verrà trasmesso su Canale 5 oggi, venerdì 10 febbraio 2017 alle ore 21:10.  Gravity è un film che ha fatto incetta di premi ed è riuscito ad aggiudicarsi ben 7 premi Oscar alla cerimonia del 2014. Il film è uno space drama, è diretto dal regista messicano Alfonso Cuaron e vede come protagonisti Sandra Bullock e George Clooney. La pellicola racconta la storia della dottoressa Ryan Stone, unica sopravvissuta di una missione spaziale finita male, che affronterà da sola una lotta per la sopravvivenza nel vuoto silenzioso dello spazio. Nel trailer del film che è disponibile qui viene messo in evidenza lo stato di angoscia e malinconia al quale si potrà assistere nel film, in una escalation di emozioni che trascinerà lo spettatore dall’inizio alla fine dell’opera. La pellicola sarà in diretta streaming sul sito Mediaset cliccando qui alla sezione raggiungibile cliccando qui.



Gravity è il film che andrà in onda su Canale 5 oggi, venerdì 10 febbraio 2017, in prima serata. Fantascienza, thriller e drammatico sono i generi che caratterizzano la pellicola che è stata diretta nel 2013 da Alfonso Cuaron: il regista si è occupato anche del soggetto, della sceneggiatura e della produzione con Jonas Cuaron e David Heyman. La critica ha avuto modo di esaltare alcuni aspetti di questo film, come ad esempio la riproduzione della stazione spaziale internazionale e del telescopio Hubble, però molti tra scienziati e astronauti veri hanno criticato pesantemente alcune parti del film, in particolar modo i sistemi ipotizzati dal regista utilizzati per muoversi nello spazio. Il pensiero di queste figure professionali era che quel tipo di spostamenti non potesse esser fatto senza la tecnologia adeguata, e che in ogni caso vi sarebbero state grosse problematiche dal momento che gli oggetti spaziali si trovavano su orbite diverse, rendendo difficoltoso il tragitto da un punto all’altro.



, il film in onda su Canale 5 oggi, venerdì 10 febbraio 2017 alle ore 21.10. Una pellicola che è stata prodotta nel 2013 che ha come regista, produttore e addetto al montaggio Alfonso Cuaròn. Questo film risulta avere una fama internazionale, non a caso venne scelto per aprire la settantesima edizione della mostra d’arte cinematografica tenutasi a Venezia, che vide la pellicola proiettata in anteprima mondiale. È anche da citare il fatto che tale film abbia ricevuto una moltitudine di nomination per i premi Oscar, arrivando a vincere 7 statuette su 10 nomination totali. Tra i settori premiati vi sono la regia, effetti speciali, fotografia, montaggio video e sonoro, e colonna sonora. I protagonisti principali della pellicola vengono interpretati da Sandra Bullock e da George Clooney. Ma vediamo nel dettaglio la trama del film.



Il film parla della dottoressa Ryan Stone (Sandra Bullock), ossia un ingegnere biomedico di notevole esperienza e fama che viene inserita all’interno di una missione nello spazio, la STS-157. Per lei questa è la sua prima missione del genere, ed è accompagnata dall’astronauta Matt Kowalsky mediante l’utilizzo dell’apposito space shuttle. L’obiettivo da portare a termine non è altri che l’esecuzione di alcune operazioni di manutenzione del telescopio spaziale denominato Hubble, ma proprio in questo frangente di tempo il controllo missione di Houston avvisa i due astronauti che un missile russo è in procinto di distruggere un satellite ormai in disuso. Il missile va a segno, distruggendo il satellite ormai inutilizzato, causando però una reazione a catena che danneggia irrimediabilmente anche altri satelliti, e spargendo una notevole onda di detriti che viaggia a notevole velocità. Sia Matt che Ryan cercano di rientrare dentro lo space shuttle per evacuare la zona, ma la navetta, il telescopio vengono irrimediabilmente danneggiati, tant’è che l’equipaggio rimasto sullo shuttle stesso muore. I due astronauti così sono costretti a rimanere nello spazio, con l’obiettivo di raggiungere la stazione spaziale internazionale per potersi riparare dalla seconda ondata di detriti che avrebbe un effetto mortale su di loro. Matt, per permettere dalla dottoressa di salvarsi si sacrifica. Ryan raggiunge la stazione spaziale, rimasta molto danneggiata, e esaurendo l’ossigeno della tuta. Per potersi salvare quindi considera l’utilizzo del veicolo spaziale Sojuz, che rimarrà danneggiato dalla seconda ondata di detriti. Il passo successivo quindi è quello di raggiungere la stazione cinese Tiangong 1, anch’essa in orbita, e nel mentre stabilire un contatto radio con Houston, per poter ricevere qualche consiglio o aiuto. Il fato vuole che invece il collegamento sia stabilito con un radioamatore inuit. Raggiunta la stazione grazie all’attivazione dei propulsori di atterraggio, la dottoressa ha modo di prendere possesso della navetta di salvataggio denominata Shenzhou, riuscendo infine ad affrontare il rientro dallo spazio e atterrando in un luogo desolato, dove di li a poco arriveranno i soccorsi.