Il cuore nel pozzo è un film televisivo del 2005 diretto da Alberto Negrin. I protagonisti del cast sono i due famosi attori Leo Gullotta e Beppe Fiorello. La storia del film, ambientata durante la seconda guerra mondiale in Italia, racconta di alcuni partigiani costretti a nascondersi in Istria dalle truppe fasciste e naziste che in quel momento occupavano il territorio italiano. Il film sarà trasmesso oggi, venerdì 10 febbraio su Rai 3 alle ore 21:15 e sarà disponibile on demand il giorno dopo la messa in onda sul portale web Ra alla sezione dedicata raggiungibile cliccando qui. Il trailer del film che è visionabile qui riprende alla perfezione il clima di tensione tipico degli anni del fascismo in Italia. – Il cuore nel pozzo è il film che verrà trasmesso su Rai 3 oggi, venerdì 10 febbraio 2017, in prima serata. Una miniserie di genere storico e drammatico, che è stata diretta da Alberto Negrin: il soggetto è stato scritto da Simone De Rita e Massimo De Rita, con quest’ultimo che ha dato un importante supporto anche per quanto concerne la stesura della sceneggiatura assieme a Salvatore Marcarelli e Luigi Montefiore. Questo film tv è stato mandato in onda su Rai 1 in due puntate, il 6 febbraio e 7 febbraio, ottenendo un grandissimo risultato in termini di ascolti tra l’altro palesando una certa crescita. Infatti nella prima serata davanti ai propri televisori lo hanno visto in media 7 milioni e mezzo di italiani per uno share del 27,50% mentre nella seconda serata sono stati ben 10 milioni e 200 mila telespettatori a collegarsi sul primo canale Rai per uno share del 36,66%. Il film è stato prodotto da Rai Fiction in collaborazione con la casa cinematografica Rizzoli Audiovisivi.



, il film in onda su Rai 3 oggi, venerdì 10 febbraio 2017 alle ore 21.15. Una pellicola di genere storica e drammatica realizzata in Italia nel 2005 esclusivamente per il circuito televisivo nostrano senza consueta distribuzione nei cinema per la regia di Alberto Negrin. Nel cast sono presenti grandi attori italiani e non, come Leo Gullotta, Beppe Fiorello, Antonia Liskova, Marcello Mazzarella, Sonia Aquino, Cesare Bocci e Gianluca Grecchi. Ma eco nel dettaglio la trama del film.



E’ il 1943, siamo negli ultimi anni del secondo conflitto mondiale. Il Italia il fascismo è caduto con le forze dell’ordine e le truppe completamente allo sbando perché disorientati dalla situazione corrente. È proprio in questi momenti che i partigiani di Tito, si muovono alla volta di Trieste cercando di avanzare sempre di più con la speranza di prendere i territori italiani della Dalmazia, della Venezia Giulia e dell’Istria. Proprio in Istria arriva uno dei partigiani di Tito, si tratta di un uomo di nome Novak (Dragan Bjelogrlic) che appunto giunge in questo luogo per cercare di ritrovare suo figlio Carlo (Gianluca Grecchi) venuto al mondo in seguito ad un atto di violenza che lo stesso partigiano aveva messo in essere nei confronti di una donna italiana di nome Giulia (Sonia Aquino). Questo evento era accaduto molti anni prima e nonostante tutto Novak era rimasto molto sconvolto da quanto aveva fatto. Nel frattempo però il piccolo Carlo viene aiutato a sopravvivere e ad andare avanti in questo clima di guerra grazie alla famiglia di Francesco (Adriano Todaro). Giulia, però viene a conoscenza del fatto che il suo stupratore, nonché padre di suo figlio Carlo, è alla ricerca del figlio e quindi decide di nasconderlo all’interno dell’orfanotrofio di Don Bruno (Leo Gullotta) e da la sua stessa vita, sempre per mano dello stesso Novak, piuttosto che rivelargli dove sia nascosto il figlio Carlo. I partigiani quindi iniziano a rastrellare l’intero oratorio alla ricerca di bambini e quindi di Carlo, ma per fortuna Don Bruno guida i bambini al sicuro in zone di confine in cui non ci dovrebbero essere i partigiani. Successivamente ad aiutare i bambini ci sarà anche un reduce alpino, Ettore (Beppe Fiorello), una collaboratrice di Don Bruno, Anja (Antonia Liskova) e Walter (Marcello Mazzarella) i quali uniranno le loro forze e proveranno a far salvare tutti i bambini dell’orfanotrofio.