Mina è uno dei personaggi più amati del mondo dello spettacolo e, probabilmente, la sua aurea mitica è data dal fatto di non comparire mai neanche per sbaglio davanti all’obiettivo. Da quando fece la scelta di ritirarsi a vita privata, abbandonare i live e proseguire soltanto il lavoro in studio, senza calcare più un palco o entrare in un salotto televisivo, ha mantenuto la promessa. Con l’uscita del nuovo album di Mina e Celentano, sarebbero dovute andare in onda due speciali inediti sulla coppia, ma alla fine l’accordo con la Rai è saltato e lo show è stato messo da parte. Anche il programma “Dedicato a MinaCelentano”, andato in onda a dicembre, non ha convinto gli spettatori che si aspettavano qualcosa in più della solita formula: cover di artisti noti, filmati di repertorio, mashup e balletti. Sui social, è stato giudicato “un Techetechetè rivisitato”. Ci si aspettava molto di più. Sfruttando l’effetto nostalgia sempreverde è quindi proprio Techetechetè a riprendere le redini del gioco e proporre il classico contenitore dei ricordi, ricco di interviste e spezzoni degli esordi di Mina e Celentano. Techetechetè ha usato i filmati di Mina a Studio Uno già molte volte, ma dedicare un’intera puntata alla Tigre di Cremona e al Molleggiato è un’altra faccenda. Rischiosa, viste le polemiche degli ultimi giorni. Addirittura c’è chi ha commentato sarcastico: “Praticamente stiamo commemorando #minacelentano. Ma sono morti e non me ne sono accorta?”, segno che non tutto funziona benissimo nella strategia di marketing adottata per lanciare il nuovo album della coppia. La direzione di Techetechetè non si scompone e ha ripensato l’idea di una raccolta di esibizioni dei due, un greatest hits visivo delle loro migliori performance, per dare dignità ai momenti storici che hanno visto le stelle di Mina e Celentano brillare nel panorama canoro a partire dagli anni ’60.



Mina, protagonista di Techetechetè, da giovane è sempre bellissima e suona moderna come non mai, mentre la poetica di Celentano, attenta alla politica culturale, è sempre profonda nel cogliere le sottigliezze sociali con la provocazione. L’album “Le Migliori”, prodotto da Corrado Pani, figlio di Mina, è un disco che sottolinea la complessità stratificata e il genio creativo di due voci che insieme sembrano amalgamarsi alla perfezione. Le doti innate della più grande cantante italiana, e forse del mondo, unite alla leggerezza autoironica di Celentano, si fondono ad arrangiamenti classici su ritmiche attualissime per avvicinarsi a un suono sempre più contemporaneo. La componente originale traspare in ogni piccola sfumatura e l’emozione di sentirli cantare insieme di nuovo, a distanza di vent’anni dal disco “Mina Celentano”, prevale sulla levità di alcuni testi e altre scelte azzardate. La voce di Mina è stata protagonista anche del nuovo spot virale della Tim con il ballerino Sven Otten, in onda a Sanremo, e questo testimonia come la cantante sia sempre sulla cresta dell’onda, anticipatrice di tendenze. Mina, anche se non c’è mai, c’è sempre. Non appare mai, ma la sua voce rimane, nella coscienza dell’italianità e nei cuori di la ascolta e la fa ascoltare ai suoi figli e ai figli dei suoi figli. Mina è un patrimonio nazionale, da conservare con cura, perchè la sua voce malgrado l’età è ancora quasi perfetta, come quando era una ragazzina agli esordi. Techetechetè vuole ricordarcelo e la serata del 12 febbraio racconta, se ce ne fosse bisogno, la classe inarrivabile di questa interprete eccezionale.

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