In attesa di ascoltare le testimonianze dirette del servizio a Le Iene Show questa sera sui “Bipiani” di Ponticelli, anima a ripescare alcune testimonianze choc nel recente passato, svolte dai colleghi di Lettera43. Tra tumori e indifferenza della politica locale, in questi prefabbricati a due piani sono stipati 400 persone sotto impianti praticamente tutti di amianto: nella periferia est di Napoli l’orrore da molti dimenticato, come rivedremo questa sera grazie al servizio di Nadia Toffa. Ad esempio Cina D’Urzo, 63 anni, vive nelle baracche dal 1997 e racconta la sua terribile esperienza: «Dovevamo restare qui solo per tre mesi, una sistemazione temporanea dicevano, ma siamo ancora ad aspettare che ci vengano a prendere. Resisto perché ho diritto a una casa vera», racconta la signora anziana nello scorso ottobre. E poi l’affondo choc: «In 20 anni qui non è cambiato nulla. Intanto ci ammaliamo e tante persone sono già morte perché le condizioni non sono umane. Io sto male e devo curarmi. Abbiamo pagato con i nostri soldi tutti gli interventi. I miei nipoti sono nati qui e non hanno mai vissuto in una casa vera. Siamo abbandonati dalle istituzioni. Nessuno è mai venuto a vedere in quale stato viviamo. Per loro siamo invisibili». Il terremoto dell’Irpinia è di fatto come se non fosse mai finito per queste persone “invisibili”…
Nella prima serata di Italia 1 va in onda un’attesa puntata della trasmissione Le iene show, condotta dall’ormai collaudata coppia composta da Ilary Blasi e Teo Mammucari. Un appuntamento nel corso del quale, come consuetudine, verranno proposti agli affezionati telespettatori una serie di interessanti servizi tra cui spicca il reportage realizzato dalla iena Nadia Todda sui cosiddetti Bipiani di Ponticelli. Ponticelli è un quartiere della periferia est della città di Napoli, nel quale alcune centinaia di persone si ritrovano a vivere in condizioni dal punto di vista igienico – sanitarie decisamente al limite. Una situazione di assoluto degrado per la quale la stessa Nadia Toffa ha voluto chiamare in ballo l’amministrazione comunale partenopea capeggiata dal Sindaco Luigi de Magistris che non si è sottratto alla richiesta di intervento ed anzi ha colto l’occasione per lanciare un appello.
Nel quartiere di Ponticelli ubicato nella periferia est di Napoli, circa 400 persone sono costrette a vivere non solo in una situazione di degrado ma anche di eccezionale pericolo per la loro salute. Nello specifico 32 famiglie si ritrovano a vivere in container costruiti in amianto e risalenti all’emergenza del 1980 in occasione del devastante terremoto che ha colpito all’epoca l’Irpinia. Nadia Toffa ha avuto modo di intervistare alcuni rappresentanti di queste 32 famiglie che oltre a sottolineare la condizione di emergenza da un punto di vista sanitario hanno anche rimarcato come molti di loro siano alle prese con patologie derivanti dal dover vivere sempre all’interno di questo strutture fatte di amianto che studi risalenti all’anno 1992 hanno evidenziato come cancerogene. Va sottolineato come queste famiglie vivono abusivamente nei container in quanto preferiscono correre questo rischio invece che stare per strada. Tra di loro ci sono famiglie che sono alle prese con questa situazione da ben 25 anni.
L’inviata Nadia Toffa dopo aver intervistato alcuni rappresentati delle 32 famiglie dei cosiddetti Bipiani di Ponticelli, si è recata presso la sede del Comune di Napoli per mostrare la situazione al sindaco Luigi de Magistris e soprattutto per chiedere un intervento a tutela della salute di quanti si ritrovano in queste condizioni. Secondo quanto riportato dal comunicato stampa della stessa trasmissione Le Iene Show, il sindaco ha sottolineato come la questione sia stata affrontata riconoscendo che sia complicata. Inoltre, De Magistris ha rimarcato come la struttura va assolutamente abbattuta in quanto “Non possiamo creare un conflitto tra diritto alla salute e diritto al tetto. Le persone anche se sono abusive hanno diritto a un tetto e il Comune si farà carico di completare, almeno amministrativamente, questa questione entro il 2017, cioè in occasione del bilancio che noi approveremo a febbraio in Giunta e a marzo in Consiglio Comunale”. Il sindaco continuando nella propria disamina ha evidenziato un appello al viceministro Nencini ed alla Regione Campania per dare un aiuto economico in quanto le casse comunali al momento non sono in grado di farsi carico della vicenda. De Magistris ha quindi chiosato prendendo l’impegno per risolvere la vicenda entro la fine del suo mandato.