Mark il poliziotto è il film che verrà trasmesso su Rete 4 oggi, venerdì 17 febbraio 2017, dalle 16.45. Una pellicola italiana del 1975 che è stata affidata alla regia di Stelvio Massi con soggetto esteso da Dardano Sacchetti, il quale ha dato il proprio contributo assieme a quello dello stesso regista per la stesura della sceneggiatura con Adriano Bolzoni e Raniero di Giovanbattista. Il principale protagonista di questa pellicola è l’attore italiano Franco Gasparri, scomparso nel 1999. Un artista che ha visto la sua carriera precocemente interrotta da un violento incidente in motocicletta nel 1980 che lo ha costretto a vivere sulla sedia a rotelle. Gasparri ha esordito nel mondo del cinema nel 1961 nell’ambito del film Goliath contro i giganti per la regia di Giulio Malatesta, nello stesso anno ha preso parte alla pellicola Sansone di Gianfranco Parolini e nel 1962 ad un altro film di genere storico, La furia di Ercole diretto dallo stesso Parolini. Nel 1974 è entrato nel cast La preda e nel 1975 per poi chiudere la sua carriera nella trilogia dedicata al personaggio di Mark il poliziotto. Tra l’altro Gasparri è stato una vera e propria star dei fotoromanzi anche in ragione di un fisico molto prestante.



Mark il poliziotto è il film in onda su Rete 4 oggi, venerdì 17 febbraio 2017 alle ore 16.45. Una pellicola di genere poliziesca prodotta in Italia nel 1975 ed è stata diretta da Stelvio Massi, mentre nel cast Franco Gasparri, Lee J. Cobb, Giampiero Albertini, Giorgio Albertazzi, Sara Sperati, Juan Carlos Duran, Andrea Aureli e Danilo Massi. Ma scopriamo la trama del film nel dettaglio.



Siamo a Milano, il commissario Mark Terzi (Franco Gasparri) facente parte della polizia della città nello specifico impegnato nella squadra narcotici, sta indagando su un ricco industriale di Milano, l’avvocato Benzi (Lee J. Cobb) che sembra essere coinvolto all’interno di una potente organizzazione che gestisce l’intero mercato d’eroina della città. Nonostante i pareri contrastanti e differenti di molti suoi colleghi Il commissario Mark si dice convinto di questa sua teoria in quanto ha seguito un importante corso di specializzazione in America dove ha acquisito tutti gli elementi chiave per fare luce su casi come quello dell’avvocato Benzi. Data la fama del ricco industriale e il proprio potere in città, il commissario Mark inizia ad incontrare nel proprio cammino moltissimi ostacoli che di fatto gli impediscono di far luce appieno su questa così delicata questione. Inoltre il commissario inizia ad avvertire anche un impedimento nella propria piena libertà d’azione da parte dei suoi superiori che in qualche modo rallentano il suo lavoro. A rendere ancora più difficile la situazione è il fatto che l’organizzazione criminale per evitare che qualcuno possa parlare dissemina un morto dietro l’altro, nonostante ciò però Mark continua il proprio lavoro usando spesso anche dei metodi poco ortodossi e convenzionali. Di fronte alle sue continue mosse autonome, i suoi superiori lo sospendono, ma proprio quando per lui sembra essere terminata la possibilità di smascherare l’avvocato Benzi, Mark sfodera un’importante mossa che in qualche modo viene premiata. Infatti il commissario viene a conoscenza del luogo in cui Benzi e i suoi uomini producono l’eroina nonché del fatto che per poterla far arrivare a destinazione, Benzi usava una sorta di souvenir al cui interno nascondeva proprio la droga. Per Mark a questo punto è uno scherzo da ragazzi acciuffare l’uomo che da sempre aveva considerato come un pericoloso trafficante di droga, ed infatti dopo una serie di inseguimenti, finalmente il commissario Mark porta al termine la propria missione, consegnare alla polizia il criminale incallito.

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