La morte di Stefano Cucchi e la vicenda giudiziaria non ancora conclusa diventeranno una serie tv. L’annuncio, come riporta l’agenzia di stampa Ansa, è stato dato dalla casa di produzione Fandango di Domenico Procacci. La regia della serie televisiva sarà affidata a Daniele Vicari. La Fandango ha fatto sapere di aver “acquisito” i diritti per un adattamento cinematografico/televisivo del libro di Carlo Bonini “Il Corpo Del Reato” edito da Feltrinelli. Nel libro viene raccontata la vicenda di Stefano Cucchi che, oltre 7 anni fa, il 22 ottobre 2009, morì nel reparto di medicina protetta dell’ospedale Pertini di Roma. Il produttore Procacci ha sottolineato: “Stiamo lavorando ad un progetto di serie tv. Il broadcaster non è ancora definito, ma è intanto iniziato il lavoro di scrittura che vede coinvolto lo stesso Bonini insieme a Daniele Vicari, Laura Paolucci ed Emanuele Scaringi, lo stesso gruppo di scrittura di ‘Diaz’. A Daniele Vicari, con cui lavoriamo sin dal suo esordio verrà affidata la regia”.
L’iter processuale che deve stabilire come sia morto Stefano Cucchi è ancora in corso. Nei giorni scorsi c’è stato un clamoroso sviluppo nella vicenda con la richiesta di rinvio a giudizio per cinque carabinieri: tre militari dovranno rispondere di omicidio preterintenzionale, altri di falso e calunnia. Il rinvio a giudizio è stato chiesto dalla Procura di Roma per i cinque carabinieri coinvolti nell’indagine bis sulla morte di Stefano Cucchi. Il giovane aveva 32 anni ed era stato arrestato per possesso di droga. Dopo sei giorni dall’arresto è morto. Tre militari, Alessio Di Bernardo, Raffaele D’Alessandro e Francesco Tedesco, sono accusati di aver provocato la morte di Stefano Cucchi, si legge nel documento della procura di Roma, come riporta Rainews, con il loro pestaggio “con schiaffi, calci e pugni”, provocandogli una “rovinosa caduta con impatto al suolo della regione sacrale” e lesioni guaribili in almeno 180 giorni e in parte esiti permanenti, che, “unitamente alla condotta omissiva dei sanitari che avevano in cura Cucchi al Pertini”, poi hanno portato alla morte.