Sono trascorsi 50 anni ma la morte di Luigi Tenco continua ad essere circondata dal mistero. La tesi del suicidio con la quale l’inchiesta è stata archiviata nel 2006, oggi viene messa sempre più a dura prova dalle nuove rivelazioni, alcune delle quali rese nel corso della trasmissione Domenica Live la scorsa settimana. In attesa di un nuovo capitolo dedicato all’artista compianto anche nella puntata di oggi, domenica scorsa Barbara d’Urso ha dato voce al giornalista de Il Manifesto, Aldo Colonna, fonte autorevole e sostenitore dell’omicidio di Luigi Tenco. Autore di un libro su questo argomento, Colonna è certo che il cantante padre della indimenticabile “Ciao amore ciao”, in realtà non si sia tolto la vita sparandosi un colpo di pistola nella sua camera d’albergo, ma fu ucciso da alcune persone durante il Sanremo del 1967. “Posso dire con certezza che Luigi Tenco è stato ucciso”, ha dichiarato in un video per Domenica Live il giornalista, il quale avrebbe tra le mani i documenti necessari per far riaprire il caso sulla morte misteriosa di Luigi Tenco. Secondo quanto dichiarato da Colonna, Tenco incontrò un amico giornalista argentino, il quale lo mise in guardia dal fatto che il Festival fosse stato già interamente scritto, compresi i nomi di chi avrebbe vinto l’edizione alla quale partecipava. Nomi che, una volta appresi mandarono Tenco su tutte le furie. Luigi raccontò tutto a Dalinda, che gli confermò quanto da lui appreso. Fu a quel punto che Tenco decise di organizzare per il giorno seguente una conferenza stampa nella quale avrebbe raccontato la verità sul Festival ma ciò non fu mai possibile poiché, secondo il giornalista e sostenitore della tesi dell’omicidio, il cantautore fu ucciso. I misteri attorno alla fine tragica di Luigi Tenco restano ancora numerosi, a distanza di 50 anni, tali da far parlare ancora di un vero e proprio giallo. Dai risultati dell’autopsia al biglietto di addio ritenuto falso: tutto contribuirebbe a far crollare la tesi suicidaria in favore di quella omicidiaria.