Domani sarà una giornata decisiva in merito al caso di Sarah Scazzi, in quanto la Cassazione si esprimerà nei confronti dei tre indagati, ovvero Cosima Serrano e Sabrina Misseri, ma anche di Michele Misseri. Le prime due donne, rispettivamente zia e cugina della 15enne uccisa sette anni fa, sono state condannate in primo e secondo grado all’ergastolo, pena gravissima e che potrebbe essere confermata anche nell’ultimo grado di giudizio. La Suprema Corte, tuttavia, potrebbe anche confermare gli otto anni di reclusione a carico di Michele Misseri, accusato di soppressione di cadavere e inquinamento delle prove. Quest’ultimo è tornato a parlare nell’ambito di una intervista che sarà trasmessa questa sera nel corso di Quarto Grado – La domenica. L’uomo continua a ribadire l’innocenza della moglie e della figlia in carcere e ad autoaccusarsi del delitto della nipote, della quale è convinto di aver ricevuto il suo perdono. Parole fortissime e destinate a far discutere non poco, quelle di “Zio Michele”, il quale però rivela una “verità”, la sua ed alla quale non credono i giudici, ricca di “non ricordo” e di continui vuoti: “Non ricordo il momento… ricordo quando ho preso la corda, ma non ricordo quando l’ho stretta”, ha rivelato.



Fra gli omicidi più controversi del nostro Paese, l’omicidio di Avetrana ha sconvolto l’Italia per la modalità con cui è stata uccisa la giovane Sarah Scazzi, di appena 15 anni. In carcere Cosima Serrano e Sabrina Misseri, madre e figlia, oltre che zia e nipote della vittima, condannate all’ergastolo per l’omicidio della ragazzina, mentre a Michele Misseri, lo zio di Sarah, è stato condannato ad 8 anni di reclusione. A distanza di sette anni dal delitto, il prossimo lunedì si svolgerà l’ultimo grado di giudizio per i tre condannati, in cui il giudice potrebbe confermare le tre sentenze, ottenute in primo e secondo grado, oppure no. Quarto Grado si occuperà del caso nella prima puntata della sua striscia quotidiana, che andrà in onda nel preserale di oggi, domenica 18 febbraio 2017. In studio, un’intervista esclusiva a Michele Misseri, lo Zio Michele come è stato ribattezzato dai media all’epoca dei fatti. Un uomo che fin dall’inizio della vicenda ha cercato di proteggere la moglie e la figlia, attribuendosi la responsabilità dell’omicidio di Sarah Scazzi e che ora si dichiara certo che la nipote lo abbia perdonato. “Quel giorno sono esploso e purtroppo è inccappata quella poveretta: se fosse stata mia figlia penso che avrei fatto lo stesso”. 



Fra Michele Misseri e la moglie e la figlia, Cosima Serrano e Sabrina, non ci sono più contatti da diverso tempo, nonostante il primo scriva alle due donne ogni settimana. Il giallo di Avetrana intanto continua a mantenere segreta la verità e non senza continui colpi di scena. Nei giorni scorsi, infatti, la figlia maggiore di Michele Misseri, Valentina, ha voluto ribadire la propria versione dei fatti, secondo cui il padre sarebbe l’unico colpevole. In una lunga intervista rilasciata ad Oggi, la donna ha anche rivelato il contenuto di alcune lettere scritte da Sabrina, in cui parla del proprio stato d’animo e della verità, che prima o poi viene a galla, ma “non sempre da viva”. Parla delle paure affrontate, dell’angoscia di dover affrontare ogni nuovo giorno, l’impossibilità di trovare un po’ di pace. La sorella intanto continua a difendere sia Sabrina Misseri che la madre Cosima Serrano, giudicate le uniche colpevoli dell’omicidio di Sarah Scazzi. Il corpo della ragazzina, invece, sarebbe stato occultato da Michele Misseri, reato che gli è stato riconosciuto nei due gradi di giudizio affrontati finora. 



L’allarme per la scomparsa di Sarah Scazzi viene lanciato il 26 agosto del 2010 dalla cugina Sabrina Misseri. Prima di uscire di casa, la ragazzina avvisa la madre che incontreranno quel giorno per andare al mare a casa degli zii Michele Misseri e Cosima Serrano, ma alle 14:30 se ne perderà ogni traccia. Inizialmente si pensa ad una scomparsa, di cui i media si interessano all’istante, andando a scandagliare il diario segreto di Sarah Scazzi, in cui parla del suo amore per un ragazzo più grande ed alcune liti con Sabrina Misseri. La famiglia invece pensa subito al rapimento e chiede l’intervento di Chi l’ha visto in particolare per scoprire la verità. Dopo una pista, caduta, su un fantomatico uomo conosciuto su Facebook e che avrebbe potuto sequestrarla, Michele Misseri informa le autorità di aver ritrovato il cellulare della nipote nelle vicinanze della propria abitazione. Il corpo di Sarah Scazzi viene ritrovato un mese dopo la finta scomparsa, comunicato in diretta dalla trasmissione di Rai 3.