Continua la guerra tra Lory del Santo e Silvio Sardi con la regista di ‘The Lady’ che questo pomeriggio nel salotto di Barbara d’Urso a Domenica Live farà delle rivelazioni scioccanti sul padre di suo figlio. Il figlio della coppia si chiama Devin Arnold, ha venticinque anni e Sardi ha svelato più volte che Lory ha deciso di crescerlo da sola senza l’aiuto di nessuno. “Un giorno ha deciso di portarselo via da Miami e io non l’ho più visto per diversi anni, tornando da un viaggio di lavoro in Germania, non ho più trovato Lory, mio figlio e neppure la tata” le ultime parole di Silvio Sardi che parla del rapporto con Devin con un velo di tristezza. “Non è un rapporto padre-figlio,a parte essere il padre biologico non abbiamo avuto nessun tipo di rapporto se non degli incontri casuali quattro o cinque anni fa quando ero di nuovo in Italia per lavoro” conclude Silvio Sardi, oggi Lory del Santo svelerà alcuni retroscena importanti del padre di suo figlio.
Lory del Santo tornerà a parlare questo pomeriggio a Domenica Live di Silvio Sardi, padre di suo figlio Devin Arnold rivisto dopo ben ventiquattro anni. Nell’ultima puntata di Domenica Live, Loty ha svelato altri retroscena sul rapporto con il suo ex: “Lui ed io abbiamo deciso di fare di comune accordo un contratto per la gestione del bambino. Io pensavo potesse essere verbale, lui ha detto di no, il contratto doveva essere scritto. Per me era stupido andare da un avvocato, io odio pagare gli avvocati per cose stupide” le parole di Lory del Santo, con la madre che ha accettato tutte le richieste fatte da Silvio Sardi con questo accordo che permetteva al padre di poter vedere il figlio ogni volta che voleva. “C’era anche un compenso mensile che doveva dare per crescere il figlio. Lui ha pagato tre assegni, erano a vuoto e non mi spiego perchè me li ha dati. Poi è scomparso per sempre, non mi ha mai telefonato per il bambino. Non ho mai fatto causa per avere quello che aveva promesso di pagare nel contratto” conclude Lory del Santo che ha svelato anche di dover pagare per l’affidamento quando il padre lo ha richiesto all’età di sette anni.