Che succede all’interno del Pd? Alla vigilia di un Congresso che si preannuncia lacerante e divisivo, aleggia l’ombra di una scissione. Anzi, di più scissioni. Perché tra renziani, franceschiniani, bersaniani, dalemiani, cuperliani, emilianiani, rossiani, speranziani, Area Dem, Giovani Turchi con Orfini e Giovani Turchi con Orlando (si distinguono dai precedenti perché decisamente più furiosi) il Pd si presenta al Congresso con un acronimo preciso: Partito Diviso. E si badi che sotto la coltre di questa frantumata collezione di cocci che pochi hanno intenzione di rimettere assieme, covano ulteriori scomposizioni, tanto che sono in molti a predire allo storico partito ex-post-comunista una deriva simil-democristiana, sulla scorta di quanto accaduto nelle vicende del grande partito denominato, non senza un malcelato disprezzo, la Balena Bianca, storicamente diviso in tante correnti. Ma è davvero così? Molto si sta muovendo in profondità, nell’inerzia apparente, e altre sconosciute (ai più) correnti stanno per uscire allo scoperto. Fuori i nomi, dunque!



Corrente Elettrica. Trova la sua base naturale e favorevole nell’alveodella Filctem-Cgil, il ramo sindacale che tutela i diritti dei lavoratori del settore elettrico. Il programma è ambizioso e sfavillante: dare una scossa al partito. A guidarli è un giovane dem altoatesino, Hans Schuko, uno – dice chi lo conosce – che “ha molta presa sugli elettori”. Quelli di CorEl hanno forze fresche e idee innovative, ma anche qualche problema di non poco conto: mancanza di fondi necessari per sostenere la loro attività; praticamente, sono in perenne bolletta. Ciononostante, al congresso vogliono mettersi in luce. Il loro obiettivo? Semplice come sostituire una lampadina bruciata: spegnere Renzi, staccare la spina ai bersaniani e riaccendere la storica sede di Botteghe Oscure.



Corrente d’Aria. È la componente più eterea del partito. Impalpabili. Per ora invisibili sui media, sono accompagnati da un favorevole vento di cambiamento…

Corrente del Golfo. Raccoglie un folto gruppo (sul loro sito blog si autodefiniscono “un gruppo oceanico”) di delegati napoletani. Con una precisa missione: traghettare il partito, certo, ma verso Ischia e Capri, e fare in modo che le vecchie onde nordiste (soprattutto da Torino, con Fassino e Chiamparino, allo stato attuale sofferenti per l’Appendino) e centriste (Renzi che non porta più bacioni a Firenze, né tanto meno un grosso bacino di elettori) si adagino placide nelle splendide e limpide (così da avere le Mani Pulite, alla stessa stregua di un quarto di secolo fa) insenature di Posillipo.



Acqua Corrente. È la componente più fluida del partito. Inodori, incolori, insapori. Ma la freschezza cristallina dei neofiti può arrivare a farli sedere nei posti che contano. Non sanno cosa sia la sete di potere, ma vogliono esserci!

Conto Corrente. Il ConCor nasce nelle segrete stanze della banca del Monte dei Paschi di Siena. Più agiati che agitati, amanti dei caveau ancor prima delle sezioni di partito, ambirebbero al ruolo di tesorieri del Pd. Idee chiarissime sul proprio futuro: partecipazione attiva e fattiva a incarichi governativi, ma solo in ministeri con portafoglio, con un occhio di riguardo a quello del Tesoro, sebbene non disdegnino nemmeno le Finanze o il Bilancio.

Corrente Lavica. Manipolo assai focoso di non ben identificati delegati siciliani, vorrebbero, a quanto dicono, portare l’Etna a Roma (è il loro modo per manifestare come la Sicilia dovrebbe contare di più nel futuro organigramma interno del partito). Politici dal pugno duro, sono stati in grado di venire a capo non di buchi, ma di veri e propri “crateri di bilancio” in ordine a qualche piccolo Comune della Trinacria (che è il nome greco della Sicilia). Portavoce e leader di CoLav è la giovane Beatrice La Lava (per gli amici, semplicemente Trice, per i nemici, La Lava Trice), focosa oratrice, dal carattere vulcanico e dalle idee che talvolta risultano ancora piuttosto magmatiche.

A voler tirare le somme di queste convulsioni interne, di chi deve avere paura il dimissionario Renzi nella prossima corsa alla segreteria dem? All’interno del Pd è opinione… corrente che la corrente più agguerrita sia la non ancora qui menzionata Corrente Carsica: proveniente dal Friuli (perciò gente di poche parole), si muove sotto traccia e annovera una “galleria” di personaggi abituati a muoversi sotto traccia, abili come pochi altri a scavare la terra sotto i piedi a chi gli si para (politicamente) davanti. Parliamoci chiaro: se vuole restare alla guida del Pd, la corrente di Renzi deve sconfiggere questa pericolosa con…corrente!