Nelle sale cinematografiche italiane a partire da oggi, giovedì 23 febbraio sarà possibile vedere il film di genere thriller – drammatico Bandidos e Balentes – Il codice non scritto. Si tratta di una pellicola italiana diretta dal regista Fabio Manuel Mulas il cui soggetto e la sceneggiatura sono stati realizzati da Tonino Pichedda. Le musiche della colonna sonora sono state composte da Daniele Barbato Boe, il montaggio e la fotografia sono state curate da Stefano Desole mentre nel cast sono presenti Elisabetta Contini, Katia Corda, Salvatore Sanna e Luca Locci. 



Siamo nella Sardegna degli anni cinquanta, il film narra una serie di vicissitudini e dine situazioni che si svolgono all’interno di un paesino dell’entroterra martoriato dai banditi e da un susseguirsi di faide tra gruppi locali nemici. Vengono raccontati momenti importanti della vita di tutti i giorni degli anni ’50, connessi strettamente con quanto accadeva in quel periodo per opera della criminalità organizzata, che metteva in piedi un sequestro dietro l’altro. A fare da sfondo alle vicende vi è la natura splendida di una Sardegna incontaminata, dove i monti divenivano per i banditi un valido rifugio, grazie alla possibilità di nascondersi nei boschi all’interno delle capanne dei pastori, oppure all’interno di siti Nuragici. Inoltre, centrale in questa storia è la figura di una donna di nome Mintonia (Elisabetta Contini) rimasta vedova prematuramente. Mintonia inoltre ha anche perso suo figlio a causa dell’incursione di alcuni banditi. Mintonia decide di prendere in mano la situazione perché stanca dei soprusi e del male subito. Così, insieme ai suoi due figli Angheledda (Katia Corda) e Bobore (Salvatore Sanna), dà vita ad una faida pericolosa tra la sua famiglia, i Piras e i banditi.  



In questa pellicola recita Luca Locci nei panni del personaggio che viene sequestro. Un ruolo che gli si addice particolarmente in quanto nell’anno 1979 Locci all’età di 7 anni fu realmente oggetto di un drammatico sequestro. Nel cast figura anche Katia Corda che è una delle naufraghe che si sono salvate dal disastro della Costa Concordia e che in ragione di questa esperienza scrisse il romanzo intitolato Chi se la (S)corda. Infine, da segnalare come questo film in ragione di alcune scene piuttosto cruenti, è stato vietato ai minori di 14 anni.

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