Stasera, per il ciclo “Così Italiani” andrà in onda in prima serata su Rai Tre “Fuocoammare”, il film-documentario che ha commosso il mondo intero e che tratta un argomento assai spinoso, quello degli sbarchi di migranti a Lampedusa. La fan page ufficiale di Rai Tre,  poche ore fa ha dato l’annuncio sui social, ricordando a tutto il suo pubblico l’appuntamento di stasera: “Rosi regala calore umano. #Rai3 è orgogliosa di presentare Fuocoammare, candidato agli #Oscars2017 come miglior documentario”. Questo il messaggio che si legge sul profilo ufficiale su Facebook, dove è stato condiviso anche un breve video promo per dare un’anticipazione di ciò che il pubblico potrà vedere nel corso della serata. Appuntamento, quindi, alle 21.15 su Rai Tre. Se vi siete persi il post o se volete visualizzare il promo di una delle pellicole più interessanti degli ultimi anni direttamente sul profilo social della rete, potete cliccare qui.



Fuocoammare è il film che andrà in onda su Rai 3 oggi, venerdì 24 febbraio 2017, in prima serata. Una pellicola di genere documentario e drammatico, che è stata affidata alla regia di Gianfranco Rosi. Il regista si è occupato anche della sceneggiatura, mentre il soggetto è stato scritto e ideato da Carla Cattani. Fuocoammare ha vinto l’Orso d’Oro come miglior film al Festival del Cinema di Berlino nel 2016. Nello stesso anno è entrato nella rosa dei candidati per la nomination come Miglior film straniero ai Premi Oscar 2017 come rappresentante dell’Italia, da cui è stato però poi escluso. Ha comunque ricevuto la candidatura all’Oscar come Miglior documentario. Il regista, Gianfranco Rosi, ha vinto il Gran Premio della Stampa Estera ai Globi d’Oro 2016, oltre a numerosissime nomination a festival italiani ed internazionali, fra cui il David di Donatello. 

, il film in onda su Rai 3 oggi, venerdì 24 febbraio 2017 alle ore 21.15. Una pellicola dal genere documentario del 2016 che è stata diretta da Gianfranco Rosi (Sacro GRA, Boatman, Below sea level). Nel film recitano diversi cittadini di Lampedusa nel ruolo di loro stessi, fra cui Pietro Bartolo, medico responsabile del presidio sanitario e del poliambulatorio di Lampedusa. Ma ecco nel dettaglio la trama del film.

Il documentario fotografa la vita della piccola comunità di Lampedusa, e in particolare di un ragazzino, Samuele. La vita quotidiana degli abitanti dell’isola è spesso intervallata dall’arrivo di barconi di clandestini in condizioni di salute spesso disastrose. In questi casi l’intera comunità si muove per aiutare i migranti in arrivo. In prima linea c’è sempre Pietro Bartolo, ufficiale sanitario delle isole Pelagie e responsabile della prima assistenza dei migranti in arrivo fin dal 1992. Scene di vita quotidiana di cittadini lampedusani si alternano con le notizie e le immagini di avvistamenti e sbarchi di clandestini. Questi, dopo essere stati condotti a terra dai barconi su cui sono arrivati dal Nord Africa, vengono visitati da Bartolo e quindi condotti al centro di accoglienza, dove iniziano le pratiche burocratiche per la loro permanenza in Italia. Bartolo è sempre stato un acceso sostenitore dell’accoglienza di migranti e richiedenti asilo provenienti dalle zone disagiate del mondo. Proprio per la sua posizione di primo intervento nell’isola di Lampedusa, Bartolo è stato ospite di numerose trasmissioni televisive per raccontare le maggiori tragedie avvenute con gli sbarchi e sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema. Negli ultimi anni, quando gli sbarchi sono diventati sempre più frequenti e drammatici, Bartolo è diventato una personalità sempre più in vista e ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo operato, che spesso va oltre il semplice dovere di un medico per sfociare nel tentativo di dare conforto, sia fisico che psicologico, a persone duramente provate dalla traversata del Mediterraneo in condizioni molto spesso proibitive e quasi mortali.