Questa sera va in onda una puntata speciale di Matrix Chiambretti condotta da Piero Chiambretti per festeggiare i 30 anni di un dei programmi cult della storia di Mediaset, il Bagaglino. In studio ci saranno tanti artisti che hanno preso parte a quella eccezionale trasmissione tra cui Leo Gullotta. Per l’artista siciliano ed ex capo comico de Il Bagaglino, quest’ultimo periodo si sta rivelando piuttosto denso di appuntamenti soprattutto in teatro, suo primo e più grande amore. In particolare sta portando in scena in diverse città italiane lo spettacolo Spirito allegro, una commedia di Noel Coward con la regia di Fabio Grossi. Tra l’altro negli ultimi mesi ha preso parte alla realizzazione del cortometraggio Lettera a mia figlia diretto da Giuseppe Alessio Nuzzo. Un film nel quale viene raccontata la storia di un uomo che ha vissuto la sua vita gioiosa in famiglia con la moglie e con la figlia, e che ad un certo punto dovrà fare i conti con la comparsa dell’Alzheimer.
Leo Gullotta all’anagrafe Salvatore Leopoldo Gullotta, è nato a Catania nel 1946 in una famiglia molto numerosa in cui lui è ultimo di sei figli. Si avvicina al mondo dello spettacolo ed in particolare al teatro presso la propria città per poi lavorare in televisione e sul grande schermo. L’esordio al cinema è avvenuto nel 1971 con il film Lo voglio maschio. Lo ricordiamo in tantissime pellicole di successo come Cafè Express di Nanni Loy, L’onorevole con l’amante sotto il letto di Mariano Laurenti, Il paramedico di Sergio Nasca, Mezzo destro mezzo sinistro – 2 calciatori senza pallone di Sergio Martino, Il camorrista di Giuseppe Tornatore, Nuovo cinema paradiso sempre di Tornatore e tantissimi altri ancora. È stato eccezionale doppiatore prestando la propria voce a diversi nomi eccellenti di Hollywood come Joe Pesci, Woody Allen, Christian Clavier e Burt Young mentre in televisione ha preso parte a Dove sta Zazà, Porto Matto, Biberon, Creme caramel e tanti altri.