Tra poche ore nella prima serata di Rai 1, Gigi Proietti conduce un nuovo appuntamento con lo show televisivo Cavalli di battaglia. Come consuetudine tantissimi artisti di rilievo saranno ospiti di Proietti tra cui il noto pianista italiano Matthew Lee. Famoso in tutto il mondo per i suoi virtuosismi al pianoforte, questo grande arista nato a Pesaro ed italianissimo nell’ultimo periodo è impegnato con un eccezionale tour. Di recente è stato protagonista di uno splendido concerto a Ravenna presso il Teatro sociale di Piangipane nell’ambito del suo tour Italian Roots, fondendo la classifica musica italiana con il ritmo del rock n roll. Nel corso dell’intervista rilasciata al portale Ravennanotizie.it ha sottolineato: “Per quanto mi riguarda essere d’altri tempi non significato essere ancorati al passato, ma semplicemente recuperare i valori importanti, che fosse stavamo rischiando di perdere, il tutto però rivisto in una chiave attuale, non un’operazione nostalgica ma un qualcosa che spero possa essere percepito come una novità”. Porterà questa definizione in scena a Cavalli di battaglia? Andiamo a scoprire qualche dettaglio in più relativamente alla sua carriera.



Matteo Orizi, meglio conosciuto nel mondo della musica con il nome d’arte di Matthew Lee, è nato a Pesaro nel mese di gennaio del 1982. Un musicista dal grandissimo talento che già a soli undici anni ha iniziato ad avvicinarsi alla musica in maniera concreta iscrivendosi al Conservatorio Gioacchino Rossi di Pesato dove impara a suonare il pianoforte. Tuttavia, ben presto si rende conto di non essere attratto dalla musica classica bensì dal rock ‘n’ roll. Nel 2006 ha pubblicato il suo primo album in studio intitolato Shake a cui si è aggiunto Live on stage nel 2008 ed il terzo album D’Atri tempi di cui il singolo è tempo d’altri tempi che gli permette di vincere la sezione giovani del Coca Cola Summer Festival. Nel 2002 è ospite in una puntata di Domenica In e l’anno seguente si è aggiudicato il premio Calamo d’oro per la musica moderna. Nel 2005 ha aperto i concerti dei Nomadi mentre negli ultimi anni ha proposto delle interessati rivisitazioni di alcuni classici della musica italiana.

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