Emma Bonino sarà l’ospite del 6 febbraio di “Presa diretta”. Il programma televisivo di approfondimento giornalistico è senza dubbio uno degli show di punta di Rai 3, rete sulla quale va in onda in prima serata sin dal 2009. Fortunato programma, “Presa diretta” è giunto alla sua quindicesima edizione, tra inchieste giornalistiche incentrate su uno specifico fenomeno che varia da puntata a puntata. Emma Bonino sarà invitata ad esprimere la sua opinione sul tema del giorno, di modo da dare al telespettatore una visione dei fatti più completa rispetto a quella normalmente diffusa.
Si è recentemente parlato di Emma Bonino per quanto riguarda le sue ultime dichiarazioni, rilasciate durante il convegno dal tema “Come vincere la sfida dell’immigrazione?” organizzato insieme ai Radicali italiani. La Bonino ha sottolineato quanto sia necessario superare la logica della vecchia legge Bossi-Fini, esortando la gente a scendere per strada per divulgare la verità. Secondo lei respingere i migranti non è la soluzione a uno dei numerosi problemi dell’Italia. Ultimamente Emma Bonino ha finalmente annunciato di essere sulla strada della guarigione, dopo che nel gennaio del 2015 è stata confermata la sua diagnosi di cancro al polmone. La stoica politica si è sempre detta di non essere la sua malattia, infatti è sempre stata attiva anche nei momenti peggiori delle sue cure. Ha dichiarato in occasione di un’intervista a “Nemo – Nessuno Escluso” con Enrico Lucci, di avere ancora alcune verifiche da fare, tuttavia è assai speranzosa.
Sempre attiva nel sociale, Emma Bonino classe 1948, è conosciuta per la carica di Ministro degli affari esteri della Repubblica Italiana durante il Governo Letta. E’ rimasta tale dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014. Molto importante nel panorama del radicalismo liberale italiano, è attiva sin dagli anni settanta come deputata alla Camera e al Parlamento europeo. Ma non solo: Emma Bonino è stata Commissario Europeo dal 1995 al 1999, oltre che Ministro del commercio internazionale e delle politiche europee nel Governo Prodi II nel 2006. La sua influenza è sempre stata essenziale, soprattutto durante il periodo in cui ha ricoperto la carica di vicepresidente del Senato della Repubblica, ovvero dal 6 maggio 2008 al 15 marzo 2013. Tra i suoi titoli, derivati dai suoi numerosi impegni sociali, vi è quello di Professoressa Emerita all’Università Americana del Cairo e Delegata per l’Italia all’Onu per la moratoria sulla pena di morte. Importante promotrice dell’abolizione delle pratiche disumane rappresentate dalle mutilazioni genitali femminili, porta avanti “Non C’è Pace Senza Giustizia”, un’associazione orientata alla sensibilizzazione sul tema. Ha camminato fianco a fianco con Sandro Pertini, preso parte a diverse manifestazioni a favore del rispetto dei diritti umani, scendendo in piazza in prima persona. Questi e i mille altri impegni sociali le sono valsi un’inclusione, nel 2011, nella lista delle 150 donne che muovono il mondo.