Nella prima serata di oggi, lunedì 6 febbraio 2017, Rai 4 trasmetterà due nuovi episodi di Il caso O.J. Simpson: American Crime Story, in prima Tv per le reti in chiaro. Saranno il settimo e l’ottavo, dal titolo “Colpo di scena” e “Una giuria in prigione“. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati la settimana scorsa: Cochran (Courtney B. Vance) viene fermato da un poliziotto zelante per via del colore della sua pelle, perché sta circolando in un quartiere altolocato. Decide di sfruttare questo particolare a proprio vantaggio insinuando in pubblico che Darden (Sterling K. Brown) sia stato scelto dall’accusa per nascondere una forte componente razziale. Shapiro (John Travolta) invece continua a difendere Simpson (Cuba Gooding JR), nonostante sappia bene che Lee (Nathan Lane) lo ha venduto. Accusa e difesa sono chiamate in seguito a stendere la loro strategia e mentre Marcia (Sarah Paulson) decide di dedicarsi alle prove, Cochran crea una storia che possa colpire la giuria e distoglierla dal suo cliente. Marcia incarica anche Darden di preparare Fuhrman (Steven Pasquale) per l’udienza, ma l’assistente nutre qualche dubbio per via dei suoi precedenti razzisti. Più tardi, Cochran fa in modo di screditare Darden agli occhi dei media e della comunità e scopre che l’accusa ha dimenticato di inserire i nomi di una dozzina di testimoni, riuscendo ad invalidare le loro dichiarazioni. Il vice Procuratore fa in modo che l’accusa venga considerata corrotta e fa in modo anche che la villa di O.J. venga allestita in modo che sembri un idolo per la comunità. Marcia si presenta in ritardo all’udienza per il divorzio dall’ex marito, ma la sua testa è altrove, al processo di Simpson. A causa di questo evento, accede in ritardo anche all’udienza quotidiana del caso Simpson, dove testimonia anche la sorella di Nicole (Kelly Dowdle). Le parole della donna descrivono un episodio di estrema violenza di cui si è reso protagonista l’imputato, ma Cochran nota che la giuria ha intuito che la donna sta simulando il pianto. Intanto, i media si accaniscono contro il look di Marcia, spingendo il Procuratore a chiederle di rivolgersi ad un consulente d’immagine. Non appena Fuhrman viene chiamato alla sbarra, Cochran approfitta subito per screditarlo, ottenendo anche che Lange (Chris Bauer) confessi di aver portato alcune prove importanti a casa la notte dell’omicidio. Marcia contiua a barcamenarsi a fatica fra lavoro e famiglia, ricevendo diverse pressioni in entrambi i campi, particolare che viene sfruttato da Cochran. Anche quest’ultimo viene chiamato tuttavia a rispondere delle accuse di violenza fatte in televisione dall’ex moglie. Anche l’ex marito di Marcia riesce a compromettere la sua immagine pubblicamente, fino a che non viene diffusa anche una foto che la riprende nuda durante una vacanza.



Cochran è ormai convinto di avere la vittoria in pugno e cerca di dare una possibile alternativa alla giuria, indicando come responsabile del duplice omicidio una banda di narcotrafficanti che opera in quel quartiere. Marcia scopre invece che i guanti su cui è stato rilevato il DNA di O.J. sono stati acquistati da Nicole, ottenendo una nuova prova a vantaggio dell’accusa. Poco prima dell’udienza, Shapiro nota tuttavia che il guanto non corrisponde alla mano del suo cliente. Cochran intuisce di dover spingere l’accusa a richiedere che O.J. indossi l’accessorio, facendo leva su alcune debolezze di Darden. Una volta terminato, la difesa è riuscita ad eliminare anche la prova regina contro la star del football.



Accusa e difesa iniziano a decidere quali elementi faranno parte della giuria. Anche se inizialmente il compito sembra interessante, il gruppo di persone chiamato a decidere delle sorti di O.J. Simpson sarà costretto a rimanere segregata nell’hotel per diversi mesi, a causa della lungaggine del processo. Questo non farà altro che sollevare tensioni interne fra i giurati ed il giudice, con manifestazioni pubbliche di dissenso. Sapendo che perdere la giuria gli farà ottenere una vittoria, Cochran ovviamente decide di sfruttare il momento.

Leggi anche

Andrea Iavarone, chi è l'assassino di Chiara Gualzetti e come si è concluso processo/ Condannato a 16 anni