Questa sera i concorrenti di Masterchef Italia 6 dovranno cimentarsi con la cucina crudista dato che in esterna cucineranno per i monaci guerrieri Shaolin del centro culturale di Milano. Questi seguono i dettami di questa rigida dieta e non ammettono nessun alimento sulla loro tavola che abbia alterate le sue caratteristiche nutritive. Questo non vuol dire che siccome il cibo non è cucinato sia facile farlo! Una caratteristica infatti della cucina crudista è che non sono sì utilizzati strumenti che alternano le capacità nutritive del cibo, ma è concesso l’utilizzo di quelli che le conservano. Attenzione allora, perché tra l’altro il segreto perché il cibo mangiato in questo modo non faccia sentire male le persone, è che sia servito a una temperatura massima di 42 gradi e una minima di un grado. Esistono diversi tipi di dieta crudista: quella fruttariana, pescetariana, il crudismo pollotariano, il crudismo semivegetariano, quello onnivoro, e così via.
Il crudismo iniziò a essere praticato come dieta nel 1897 quando Maximilian Bircher-Benner ha creato una casa di cura chiamata Forza Vitale, che cercava di guarire le persone attraverso questo stile alimentare. Il medico (che, piccola curiosità, è stato il primo inventore del muesli) era guarito dall’ittero mangiando sole mele e da allora ha iniziato a studiare gli effetti sulla salute dell’assunzione di cibi crudi. L’istituto, che è aperto ancora oggi, pratica che le persone debbano vivere secondo natura e quindi non introdurre nell’organismo cibi che siano stati lavorati. Ovviamente le radici di questo tipo di alimentazione si rifanno a ciò che si mangiava nella preistoria (non introduce infatti nulla di nuovo) prima della scoperta del fuoco e ne esistono diversi tipi. Poco diffusa in Europa, questa dieta è molto praticata invece negli Stati Uniti d’America.