L’ultima puntata è stata determinante nel percorso di crescita di Michele Ghedini. Il ventunenne di Porto Mantovano è, dopo Valerio, il concorrente più giovane in gara alla sesta edizione di Masterchef Italia. Malgrado la sua età, però, ha dimostrato di essere piuttosto maturo da un punto di vista professionale. Ai fornelli, però, nonostante questo, è sempre stato molto discontinuo. Non si è distinto, non è mai stato più bravo di altri. Almeno finora. Ma è chiaro, agli occhi del pubblico e dei giudici, che ci sia qualcosa che lo blocca e che gli impedisce di tirar fuori quello che vorrebbe e potrebbe mostrare. Teme la concorrenza, probabilmente, soprattutto quella dell’amico e avversario Valerio, che finora ha quasi sempre lasciato tutti a bocca aperta con piatti all’insegna dell’estro e della tecnica. Nell’ultima puntata, però, qualcosa è cambiato. Michele Ghedini, in cucina come in esterna, ha accumulato complimenti su complimenti, sciogliendosi un po’ di più per la prima volta da quando gli è stato consegnato il grembiule della competizione. Il volto rilassato e la fantasia che ha messo nei suoi piatti gli hanno permesso di fare colpo sui quattro, temutissimi, giudici. Eppure, il suo impegno non è stato premiato. La prova in esterna, infatti, non è andata come sperava, anche se non per colpa sua. Il giovane lombardo faceva parte della squadra blu e ha lavorato in brigata con Giulia, Gabriele, Roberto e l’altro Michele per preparare un menu da presentare al circolo dei canottieri di Savoia, a Napoli. Il ventunenne, in squadra, ha sempre lavorato per bene, ma il suo contributo non è stato sufficiente. La squadra ha perso e i suoi concorrenti, fatta eccezione per il suo omonimo, sono finiti tutti al pressure test. Una prova insolita, che non è stata girata nella cucina di Sky ma a bordo di un catamarano, in mezzo al mare. I quattro aspiranti Masterchef d’Italia sono stati spediti in cambusa per poter soddisfare le richieste dei giudici che, nel frattempo, si godevano pranzo e vista sul ponte superiore. Ai duellanti hanno chiesto di preparare un’insalata di anguria in versione salata, il pesce all’acqua pazza, l’astice alla Catalana e le polpette alla Luciana. Stavolta, nonostante lo stress, Michele ha fatto centro. I suoi piatti, seppur non eccellenti, sono piaciuti ai giudici, al punto tale che il primo concorrente scampato all’eliminazione è stato proprio lui. 



Quel che è certo è che Michele Ghedini, arrivato a questo punto del cooking debba darsi una svegliata. In quest’edizione non c’è nessuno che sia timido ed impacciato quanto lui, ragion per cui i suoi silenzi e le parole non possono certo passare inosservati. Anzi. A maggior ragione perché dietro quell’aria insicura ci sono grosse potenzialità che sarebbe ora di tirar fuori, per battersi con determinazione ed inseguire, perché no, il sogno di diventare uno chef pluristellato. 



Che quest’ultima prova abbia dato al giovane mantovano la carica e l’iniezione di fiducia di cui tanto aveva bisogno? Probabile. Se così fosse è lecito aspettarsi, a questo punto, che in questa puntata della sesta edizione di Masterchef Italia vedremo un Michele Ghedini nuovo di zecca, rinato dalle ceneri di quello timido e per nulla aggressivo che si è visto finora in cucina. Un’ipotesi remota? No, anche perché i giudici sembrano averlo preso sotto la loro ala protettrice ed intuito che, dietro quella corazza, ci sia un talento inespresso e pronto a venir fuori.

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