Risale allo scorso 2 novembre l’aggressione a Maria Teresa Trovato Mazza, l’agente di Polizia Penitenziaria che è stata ritrovata in coma nell’ascensore di un ospedale. Queste le condizioni in cui si trova ancora la donna, conosciuta affettuosamente con il nomignolo di “agente Sissy”. Tante le ombre sull’intera vicenda, a partire da chi potesse avercela con la donna. Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, infatti, chi ha impugnato l’arma e le ha sparato contro, lasciandola appena ad un filo, fra la vita e la morte, potrebbe aver agito per vendetta. Forse per uno “sgarro” collegato con il suo lavoro? Quel giorno, l’agente Sissy si era recata in ospedale per fare visita ad una detenuta, ricoverata in previsione del parto. Ad aumentare l’oscurità attorno all’aggressione, anche la formattazione totale del computer della poliziotta, quasi come se qualcuno avesse voluto cancellare delle tracce scottanti. Maria Teresa Trovato Mazza aveva forse scoperto qualcosa di pericoloso? Questa sera, mercoledì 1 marzo 2017, Chi l’ha visto ritornerà a parlare del caso. Intanto, continuano le manifestazioni d’affetto da parte degli italiani all’agente Sissy ed i suoi familiari, grazie a manifestazioni, cortei ed eventi di solidarietà. Non ultimo la Final Eight di Coppa Italia di Rambla femminile che si svolgerà a Lamezia Terme fra il 10 ed il 12 marzo prossimi. La donna era infatti una giocatrice di Calcio a 5. La Divisione, sottolinea il sito ufficiale Divisione Calcio a 5, ha voluto lanciare l’iniziativa per sostenere economicamente la famiglia dell’agente Sissy, per via delle costose spese mediche.