Caro Lucio ti scrivo è una docu-fiction del 2017. Il cast principale è composto da: Ambra Angiolini, Alessandro Benvenuti, Piera degli Esposti, Neri Marcorè, Ottavia Piccolo, Andrea Fondato e Grazia Verasani. Questa docu-fiction è liberamente ispirata all’omonimo spettacolo teatrale scritto da Cristiano Governa e diretto da Riccardo Marchesini. Il documentario si propone di analizzare la poetica del cantautore bolognese, attraverso luoghi a lui cari, principalmente la Bologna di ieri e di oggi, e i suoi affetti. Saranno i personaggi creati dalle sue canzoni a raccontare le loro vite al cantante, proprio dal momento in cui Dalla li ha abbandonati. Sarà Egle Petazzoni, la postina immaginaria a cui per molti anni è stata affidata la gestione della posta di Lucio Dalla, a consegnargli le lettere dei personaggi, attraversando Bologna, città natale del cantautore, con la sua bicicletta. I figli, ovvero i personaggi dei suoi brani, saranno i protagonisti-narratori, accompagnati dalle canzoni più indimenticabili dell’artista, in una narrazione a metà tra realtà e fantasia. Sullo schermo prenderanno vita Anna e Marco, Futura, Meri Luis, il ragazzo pesciolino di Com’è profondo il mare, gli amanti separati di La casa in riva al mare, e anche il caro amico de L’anno che verrà. La docu-fiction si presenta quindi come un viaggio nella vita dell’autore, analizzandone i rapporti che lo hanno formato, sia nella vita privata che nella sua carriera pluridecennale. Tutto ciò avverrà attraverso un mezzo intimo come quello della lettera. A dare voce e vita a queste lettere, spesso piene di rimpianto e di ricordi, saranno alcuni attori del cinema italiano, come Benvenuti, la Angiolini, Marcorè e la Piccolo, solo per citarne alcuni. Saranno loro a rivelarci cosa sia successo alla fine delle canzoni, in che modo sono cambiate le vite dei personaggi dopo che il pubblico ne ha sentito parlare.
La docu-fiction sarà nei cinema dall’uno all’otto marzo, in occasione della nascita e del quinto anniversario della morte del cantautore bolognese. Inoltre, sarà il primo film ad essere patrocinato dalla Fondazione Dalla.