Vladimir Luxuria si racconta in occasione dell’uscita del suo nuovo libro “Il coraggio di essere una farfalla”: le parole su Alessia Marcuzzi e il preferito all’Isola dei Famosi -È uscito da pochi giorni il suo nuovo libro, “Il coraggio di essere una farfalla”, ed è qui che Vladimir Luxuria attraversa gli aspetti più delicati, molti dei quali inediti, della sua vita. Dal tentativo di suicidio al cambio di genere, Vladimir si racconta in un’intervista al portale 361magazine, e parte col raccontare di questa nuova avventura come opinionista: “Ho la fortuna di lavorare con Alessia Marcuzzi, una persona meravigliosa, con una grande generosità. Forse la più generosa in questo ambito professionale. – svela la Luxuria – Siamo un bel gruppo, mi trovo benissimo perché godo della stima di tutti quelli che mi sono attorno. Solo in questi giorni si sta cominciando a capire la vera natura dei naufraghi. Ci sono passata anche io e credetemi lo scopo dell’isola non è solo quello di combattere contro fame e sete”. Svela inaspettatamente che il suo preferito tra i naufraghi è Raz Degan, mentre trova inappropriato il comportamento di Simone Susinna e Moreno.
Vladimir Luxuria, dal cambio di genere al tentato suicidio: le parole della nota opinionista – Ma dall’Isola dei Famosi si passa invece al rapporto con il suo io prima del cambio di genere: “Vladimiro Guadagno esiste ancora, è il mio fratellino minore. – svela la Luxuria parlando della sua identità da uomo – Lui è piccolino, fragile. Io non ho cancellato o rinnegato il mio passato. Da piccolo aveva una grande fantasia e viveva di storie. Non ho strappato quelle fotografie o quei ricordi, è semplicemente il passato”. Inevitabile ancora non toccare la parte più dura e delicata della sua vita: la depressione e il tentato suicidio. Le parole di Vladimir sono forti e sincere: “I momenti bui esistono, non bisogna farne mistero. I problemi esistono ma bisogna affrontarli. Ognuno di noi vive dei periodi più difficili, non ho certo il diritto d’autore o il copyright sui periodi bui. – così conclude – Bisogna sempre pensare che se cadiamo dobbiamo rialzarci, certo che se troviamo qualcuno che è pronto a darci una mano quando siamo giù e non magari a impedirci di risalire è anche meglio”.