Questa sera va in onda su Rai 1 un nuovo appuntamento con la trasmissione Standing Ovation condotta da Antonella Clerici. Tra i super ospiti di questa puntata c’è anche il noto cantante Raffaele Riefoli meglio conosciuto dai proprio fan con il nome d’arte di Raf. L’artista si esibirà insieme alle coppie in gara in un medley dei suoi pezzi più apprezzati come Due, Infinito e Cosa resterà degli anni Ottanta. Inguaribile tifoso della Fiorentina, Raf ha espresso in una recente intervista a Roma Radio il proprio parere sull’altro nascente del calcio italiano Federico Chiesa, figlio del bomber Enrico Chiesa. Raf ha rimarcato: “Non sono molto soddisfatto di quello che sta facendo la Fiorentina. Si sono persi tanti punti che hanno posizionato i viola al centro della classifica. Paulo Sousa? Deciderà lui sul suo futuro. Chiesa? Sembra l’erede di suo padre”. Insomma, una vera e propria investitura per il giovane Federico che in effetti sembra essere in possesso delle qualità per avere una luminosa carriera.
Raf è nato a Margherita di Savoia nella provincia di Barletta – Andria – Trani nel settembre del 1959. Ha iniziato la propria carriera nel 1977 e da allora ha pubblicato 20 album di cui 13 in studio, 1 live e 6 raccolte. Il successo è arrivato nell’anno 1983 grazie all’album Self control trainato dall’omonimo singolo. Quattro anni più tardi è autore del brano Si può dare di più con cui si impongono al Festival di Sanremo il trio composto da Gianni Morandi, Umberto Tozzi e Enrico Ruggeri. Nello stesso anno spopola con il brano Gente di mare, cantato con lo stesso Umberto Tozzi. Negli anni sforna successi su successi come Cosa resterà degli anni Ottanta, Ti pretendo, Inevitabile follia, Oggi un Dio non ho e tanti altri ancora. Nel 1993 si impone al Festival di Sanremo con Battito animale e nel 1995 sbanca con Sei la più bella del mondo. Nel 2001 è ancora strepitoso successo con Infinito e nel 2015 ha preso parte al suo ultimo Festival di Sanremo con Come una favola. Per quanto riguarda la vita privata è sposato dal 1996 con la soubrette Gabriella Labate.