Raffaele Bacio Terracino: è questo il nome del 21enne arrestato nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Genny Cesarano, il 17enne ucciso a Napoli all’alba del 6 settembre 2015 in piazza San Vincenzo alla Sanità. Come riportato da Il Mattino, Genny fu colpito da un proiettile vagante durante una classica «stesa» (sparatoria a scopo intimidatorio) attuata da elementi del clan camorristico dei Lo Russo in risposta ad un’analoga azione del gruppo criminale Esposito-Genidoni. In quell’occasione Raffaele Bacio Terracino era presente in piazza ed in possesso di un’arma, ma decise di non rispondere al fuoco. A questa consapevolezza si è giunti grazie alle intercettazioni ambientali poste in essere dagli inquirenti in particolare sulle macchine degli amici della vittima, che per le dichiarazioni rese al Pubblico Ministero sono stati indagati per il delitto di false informazioni.
Si continua a fare luce sulla morte di Genny Cesarano, il ragazzo di 17 anni ucciso in uno scontro fra camorristi il 6 settembre di due anni fa. In queste ore, le autorità hanno arrestato un ragazzo di 21 anni che quella notte si trovava con la vittima e che era fra chi possedeva una pistola. Secondo le prime indiscrezioni, gli investigatori avrebbero già appurato che non avrebbe comunque sparato su ordine dei Lo Russo. La morte di Genny Cesarano, avvenuta per errore perché si trovava nel mezzo di un conflitto a fuoco fra i Lo Russo e gli Esposito-Genidoni, potrebbe ora trovare giustizia nell’indentificazione dei responsabili. Il 21enne sarebbe stato arrestato grazie alle intercettazioni ambientali messe in atto dalle autorità, come sottolinea Napoli Today, fin dai giorni successivi alla tragedia. In passato, le stesse prove hanno portato all’arresto di tre amici della vittima, accusati in seguito di aver fornito falsa testimonianza alle autorità durante l’interrogatorio. Il fermo al giovane di 21 anni, invece, è per ora confermato per i reati di detenzione e porto abusivo di arma da fuoco.