Maledetti vi amerò è il film che andrà in onda su Iris oggi, mercoledì 15 marzo 2017, in prima serata. Una pellicola di genere commedia prodotta in Italia nel 1980 e affidata alla regia di Marco Tullio Giordana, che si è occupato anche del soggetto e della sceneggiatura con l’aiuto di Vincenzo Caretti. Il principale protagonista di questo film è l’attore italiano Flavio Bucci. Nato a Torino nel maggio del 1947, ha esordito sul grande schermo nel 1971 recitando nella pellicola La classe operaia va in paradiso diretto dal regista Elio Petri. L’anno seguente è stato inserito nel cast del film L’amante dell’Orsa Maggiore di Valentino Orsini e di Il generale dorme in piedi di Francesco Massaro. Nel corso della propria carriera ha ottenuto diversi riconoscimenti e soprattutto ha preso parte a progetti cinematografici abbastanza importanti. Lo ricordiamo in L’ultimo treno della notte di Aldo Lado, Suspiria di Dario Argento, Gegè Bellavita di Pasquale Festa Campanile, Il marchese del Grillo di Mario Monicelli, Sogno di una notte d’estate di Gabriele Salvatores, Il giorno prima, Secondo Ponzio Pilato di Luigi Magni, Anni 90 di Enrico Oldoini, Fratelli coltelli e Il divo di Paolo Sorrentino.
– Maledetti vi amerò è il film in onda su Iris oggi, mercoledì 15 marzo 2017 alle ore 21.00. Una pellicola di genere drammatica realizzata in Italia e uscita nei cinema nell’anno 1980, per la regia di Marco Tullio Giordana il quale ha anche sviluppato il soggetto e la sceneggiatura in collaborazione con Vincenzo Caretti. Nel cast sono presenti Flavio Bucci, Biagio Pelligra, Alfredo Pea, Micaela Pignatelli e Anna Miserocchi. Ma vediamo insieme la trama del film nel dettaglio.
Il film vede come protagonista un uomo di nome Riccardo, conosciuto da tutti come Svitol (Flavio Bucci) che dopo aver trascorso molti dei suoi anni in America Latina in particolar modo in Venezuela decide di far ritorno nell’amato paese natio. Nonostante siano passati tutti questi anni Svitol pensa che gli ideali tipici del Sessantotto siano ancora vivi ma rimane del tutto deluso e spaesato quando inizia a prendere coscienza di come in Italia ci siano stati degli abissali cambiamenti: di fatto hanno cambiato il paese che lui conosceva. Nello specifico, Svitol sembra non riuscire più a comprendere il modo di pensare e di vivere di alcuni suoi vecchi compagni che insieme a lui erano stati i maggiori attivisti del Sessantotto. Ad esempio, la donna che in passato gli aveva fatto perdere la testa, Guya (Agnes De Nobecourt) gestisce un negozio tutto suo ed ha stravolto completamente la sua vita. Ha infatti una figlia e fa di tutto per atteggiarsi a donna emancipata e borghese. Il suo amico Carlino invece ha fatto fortuna riuscendo ad entrare in possesso di un discreto capitale fatto soprattutto da fortunati investimenti in borsa. Il mondo di Svitol sembra completamente sovvertito specialmente quando prende coscienza che l’unica persona con la quale riesce a parlare e a capire è un commissario di polizia. Questo incontro da modo a Svitol di riflettere su quanto successo in questo decennio fatto di profonde proteste sociali e culturali, inizia infatti giorno dopo giorno a mettere in dubbio le sue convinzioni del passato e la bontà di molte sue idee che lo avevano spinto alle lotte del Sessantotto. Comprende infatti che le vittime di violenza, una volta divenuti cadavere non vi è più alcuna differenza se militava in partiti di destra oppure di sinistra. Così abbattuto moralmente decide di denunciare al suo amico commissario un attentato che si avrà a Roma, in realtà sarà lui stesso a farsi trovare lì e a farsi uccidere.