Soprannominato come il nuovo Enzo Tortora, Francesco Raiola è una delle tante vittime di un errore giudiziario italiano. Ex militare dell’esercito, venne infatti arrestato nel 2011 su ordinanza del gip di Torre Annunziata, con l’accusa di traffico di stupefacenti. Un caso di malagiustizia, che ha portato Riola a richiedere un risarcimento per i danni subiti e per la detenzione ingiustamente vissuta. A guida dell’inchiesta nei suoi confronti, lo stesso Diego Marco che mosse le accuse contro Enzo Tortora e analogo episodio di malagiustizia. All’epoca dei fratti, Francesco Riola finì in carcere per un mese: quattro li trascorse in isolamento, mentre i restanti a Santa Maria Capua Vetere. A questo si aggiunsero altri cinque mesi, come sottolinea Cronache della Campania, ai domiciliari. Questa sera, sabato 18 marzo 2017, Sono Innocente si occuperà della vicenda all’interno della sua nuova puntata. Tutto ciò che è successo a Francesco Riola lo ha portato a perdere la divisa guadagnata in anni di servizio e impegno. L’inchiesta passò successivamente al tribunale di Nocera Inferiore, che prosciolse il militare da ogni accusa nel 2015. Nel frattempo, Riola era già stato tuttavia cacciato dall’esercito.
In seguito al congedo forzato di Francesco Riola, dovuto alle accuse nei suoi confronti, è stata fatta un’interrogazione parlamentare in suo favore. Va ricordato che il procuratore Diego Marmo, ha perso in seguito i dirittti morali per continuare ad assumere il suo ruolo nell’Esercito Italiano. Francesco Raiola, come ricorda Il Mattino in un articolo di quegli anni, aveva tre missioni all’attivo, di cui una in Afghanistan. Un caso che si concentrava tutto su una frase particolare che diceva il militare in alcune conversazioni telefoniche, in cui parlava di due kg “di roba”. Per gli inquirenti si trattava di droga, mentre in realtà si riferiva ad una mozzarella che il militare intendeva regalare ad alcuni commilitoni. A causa dello stress, Francesco Riola è stato anche colpito da un melanoma maligno, come scrive in un comunicato Giuseppe Esposito, vicepresidente del Copasir e Senatore di Area Popolare.