Decimo ed ultimo appuntamento con “Sono innocente”, il programma di Raitre condotto dal giornalista Alberto Matano che racconta le storie di chi, da innocente, si ritrova a vivere in carcere a causa di pesanti errori giudiziari. Nell’ultima puntata di “Sono innocente” viene raccontata la storia di “Francesco Raiola che ha 30 anni quando accadono i fatti. E’ un militare di valore: due missioni in Kosovo, una in Afghanistan. Un uomo forte e integro. Nel 2011 viene accusato di traffico e ricettazione di stupefacenti. Solo nel 2015 viene prosciolto ma, nel frattempo, Raiola ha perduto per decaduti diritti morali il suo posto nell’Esercito italiano. Sono due telefonate travisate a costargli la libertà. Il 21 settembre del 2011 avviene così l’arresto per spaccio insieme a 70 presunti trafficanti di droga tra le province di Napoli e Salerno. Un dramma che colpisce anche la moglie, in quel periodo in attesa del primo figlio. Francesco dovrà attendere il 25 febbraio del 2015 per essere dichiarato innocente”, si legge in una nota diffusa dalla Rai. Una storia terribile che ha rischiato di distruggere la vita ad un uomo innocente.



Si conclude oggi, sabato 18 marzo, il viaggio di “Sono Innocente” tra le storie delle persone accusate ingiustamente: stasera alle 21.10 verrà trasmessa la decima e ultima puntata del programma di Raitre condotto da Alberto Matano. Il giornalista approfondirà nuovi casi di persone che hanno dovuto vivere l’incubo del carcere. I protagonisti dell’appuntamento di oggi di “Sono Innocente” sono Francesco Raiola e Joan Hardugaci. Il dramma per il primo è cominciato nel 2011, ma ha dovuto aspettare il 2015 per essere dichiarato innocente e quindi prosciolto. Per il militare Francesco Raiola l’incubo è cominciato quando è stato accusato di traffico e ricettazione di sostanze stupefacenti: ha vissuto più di quattro mesi agli arresti domiciliari, ha scontato ventuno giorni di carcere, di cui quattro in una cella di isolamento del carcere militare di Santa Maria Capua Vetere. Due telefonate, nelle quali parla di televisori e mozzarelle, gli costano la libertà: i carabinieri hanno pensato, infatti, che stesse parlando di carichi di droga e che facesse da intermediario per alcuni trafficanti. Il 21 settembre 2011 viene arrestato con altri 70 presunti trafficanti di droga. Prosciolto nel 2015, Francesco Raiola nel frattempo ha perduto il posto nell’Esercito italiano per decaduti diritti morali. Il suo incubo, seppur concluso, ha avuto pesanti conseguenze per il militare.



-La seconda storia che verrà raccontata oggi da “Sono Innocente” è quella di Joan Hardugaci, accusato ingiustamente di essere l’autore di una rapina brutale. Tutti, tra l’altro, stentavano a credere che avesse derubato un’anziana signora di Montelupo, in provincia di Empoli, ma il romeno è finito comunque in carcere per quel reato che non aveva commesso. Un errore giudiziario è costato la libertà a Joan Hardugaci: nel suo caso si è trattato di un clamoroso scambio di persona. Il romeno ha trascorso un mese in cella, poi ha vissuto altre tre settimane con l’obbligo di firma in caserma. Eppure non aveva preso parte nel novembre del 2009 con altri due connazionali alla rapina ai danni di una donna 77enne, che fu legata a mani e piedi con delle stringhe e messa a tacere con un cuscino sulla bocca. Nel mirino finirono le frequentazioni di una ex badante dall’anziana: fu così identificato uno dei responsabili, catturato in un ristorante, mentre cenava con altri connazionali. In quello stesso locale c’era Joan Hardugaci, che però stava cenando con un amico inglese. L’autore della rapina sostenne che Joan non c’entrava nulla, ma nonostante ciò sono stati necessari tre gradi di giudizi per accertarne l’innocenza.

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