Paola Perego si scaglia contro la Rai dopo lo scandalo scoppiato attorno a Parliamone Sabato: la conduttrice si è sfogata a Le Iene Show, dove ha tra l’altro espresso tutta la sua preoccupazione per tutti i collaboratori che hanno perso il lavoro. La Perego si sente un capro espiatorio: «Si sono dissociati da una cosa che avevano approvato, a partire dal capo struttura. Tutti gli argomenti devono essere approvati prima di essere trattati. Sono dei codardi, non torneranno indietro», ha dichiarato a Le Iene Show. Ha poi replicato a Laura Boldrini, presidente della Camera dei deputati, che l’ha attaccata: «Quando faceva televisione, prima di entrare in politica, io lottavo già per i diritti delle donne. Non sono sessista e porto avanti questa battaglia da sempre». Paola Perego ha poi provato a dare una spiegazione alla bufera: «Molte donne si sono risentite, ma sembrano parlare di un altro programma. Bisognava cogliere il lato ironico della cosa, forse mi è venuto male. Forse è stata uno stupido gioco finito male. Vorrei scusarmi per la dichiarazione di Fabio Testi e ho chiesto di non invitarlo più. In due giorni è crollato tutto come un castello di carta». Poi ha espresso un sospetto: «Forse ho un marito scomodo, forse è per questo che è accaduto questo». (agg. di Silvana Palazzo)



È un fiume in piena Paola Perego dopo la chiusura del suo programma del sabato pomeriggio “Parliamone sabato”: alle Iene Show va in scena l’intervista esclusiva alla conduttrice che ha visto chiudere improvvisamente il suo programma dopo aver mandato in onda un servizio sulle “donne dell’Est”, un decalogo che spiegava come le donne dell’est Europa potessero essere meglio di quelle italiane sotto molti punti di vista (“perdonano di più i tradimenti”, “sono più belle”, ecc.). Le prime parole pubbliche la Perego le rivolge a Mediaset, e non alla Rai, con la quale evidentemente al momento i rapporti sono tutt’altro che tranquilla, usando un eufemismo. «Sto male, mi sento messa in mezzo in una cosa molto più grande di me», spiega la Perego davanti alla Iena che la incalza. «Sto male per tutte quelle persone che, fidandosi di me, mi hanno seguita in questo programma. Ora resteranno senza lavoro;  Non ho ancora metabolizzato, non riesco a capire bene che cos’è questa violenza contro di me». Per Paola Perego quanto avvenuto è una violenza contro una brava persona, e soprattutto una modalità in cui qualcuno “è stato zitto e non ha parlato”: la conduttrice cerca poi di spiegare come si è arrivati alla scelta di quel servizio e successivo dibattito. «Gli argomenti in Rai vengono approvati prima di essere messi in onda dal capostruttura, dal direttore di rete. Mi hanno approvato questo argomento e mi hanno cassato il femminicidio perché non volevano che ne parlassimo perché non era con la linea editoriale». Accusa molto pesante, visto che in questo modo sarebbe la Rai responsabile del servizio sulle donne dell’Est e poi, una volta scoppiato il bubbone, si “parano” cancellando il programma (anche dalle repliche di RaiPlay, ndr). «Loro si sono dissociati da una cosa che avevano approvato e adesso fanno la figura di quelli che stanno salvando l’Italia da questo “mostro” che è sessista, che porta in televisione queste cose». Ecco, dopo quanto accennato in questa intervista diciamo che non sarà facilissimo riportare un clima di serenità e dialogo tra la Perego e i dirigenti Rai, come minimo…



Un passaggio dell’intervista di Paola Perego alle Iene Show potrà far ancora più clamore nei prossimi giorni: è quella in cui la conduttrice, anzi ormai ex, di Parliamone Sabato, prova a spiegare il perché di questa improvvisa “legnata” contro la sua persona. «C’è gente che ha bestemmiato, hanno intervistato il figlio di Totò Riina facendogli l’altarino, abbiamo visto in televisione qualunque cosa. Questo era un gioco. È scoppiata la bomba, ma la bomba non c’è. Hanno usato me come potevano usare forse qualcun altro. Forse è scomodo mio marito». Il riferimento all’agente Lucio Presta, marito e storico rappresentante di tantissimi personaggi noti della tv di Rai e Mediaset, è certamente deflagrante visto che già nei giorni scorsi si era tentato di vedere l’intera vicenda come un attacco a Presta piuttosto che alla stessa Perego. «Hanno chiuso il programma e io adesso credo che rescinderanno anche il mio contratto, ma questo non è un problema, cioè io non sono quella persona che stanno descrivendo e chi mi conosce lo sa». La Perego non vuole passare per una sessista insensibile, proprio su questo punto sbotta anche con la Iena nell’intervista: «la Boldrini dice che ho trattato la donna come un animale domestico? Quando la signora Boldrini ancora non era in politica e faceva televisione, io già lottavo per i diritti delle donne». Insomma, non si torna indietro e per prima la Perego non intende ritrattare le accuse fatte in questi pochi esplosivi minuti in tv… Ora la palla passa alla Rai, quali misure prenderà?