Al cinema dal 23 marzo, Sfashion, è il nuovo film di Mauro John Capece, il regista della cittadina di Alba Adriatica che ha vinto numerosi premi internazionali, come il premio per il miglior film internazionale al New York City International Film Festival, con La scultura. Sfashion vede attori come Randall Paul, Corinna Coroneo, Andrea Dugoni, Giacinto Palmarini, e ha già vinto due Awards a Los Angeles e Hollywood come miglior film straniero: Los Angeles Indipendent Film Festival e Hollywood Film Festival. Inoltre è già stato presentato in anteprima mondiale al Festival des Films du Monde de Montréal. 



Sfashion è il primo film che racconta la crisi con gli occhi di un imprenditore onesto: Evelyn (Corinna Coroneo) è una bellissima donna imprenditrice di terza generazione. La sua azienda di moda infatti fu creata dal nonno: uomo brillante ed eclettico, nominato Cavaliere della Patria, creò dal nulla questo Brand di moda che ebbe un immediato successo. Ancora oggi, nonostante sia morto, Evelyn lo sogna, ci parla, e riesce ad ispirarla anche dall’aldilà. L’imprenditrice non lavora esclusivamente nel settore amministrativo dell’azienda, ma partecipa attivamente all’attività aziendale, occupandosi anche del reparto creativo e supervisionando costantemente al lavoro dei suoi dipendenti. È la sua passione quell’azienda: conosce ogni singolo dipendente, ogni loro storia, e si interfaccia a tu per tu con loro chiamandoli ognuno con il proprio nome. Accanto a quest’imprenditrice onesta troviamo Bartolomeo: il suo responsabile amministrativo, un uomo onesto e capace che affiancherà Evelyn in ogni sua scelta. Si conoscono fin da quando erano bambini, anche lui è stato formato alla scuola del nonno di Evelyn, e condivide profondamente i valori della donna. Come molte aziende italiane, anche quella della protagonista è in profonda crisi, attanagliata da tasse e imposte.



Sfashion mostra proprio questo: come la crisi economica di questi anni distrugga le imprese valide e oneste, quelle che non sottopagano i dipendenti, che versano tutte le imposte. Evelyn arriva addirittura a vivere ventiquattr’ore su ventiquattro in azienda nel vano tentativo di salvarla. La sua vita privata va completamente a rotoli: si lascia con il marito Stefano, nonostante ne sia follemente innamorata, resta sola e depressa, eppure persevera nel tentativo di salvare l’azienda. Ma il fallimento sarà inevitabile quando dall’estero arriverà Mr. Cunningham, un facoltoso cliente americano, amico anche del nonno, che approfittandosi della situazione difficile dell’azienda imbroglierà Evelyn. Tra scioperi, chiusure di interi reparti e manifestazioni, l’azienda verrà schiacciata e il brand di famiglia si perderà per sempre.



Mauro John Capece gira questo film nel maglificio Gran Sasso e Wash Italia, tra Abruzzo, Roma e Puglia. Si avvale del contributo di numerosi imprenditori locali, che hanno visto nel film un modo di essere rappresentati come mai era accaduto finora. Sfashion è il racconto della loro stessa Via Crucis, un sentiero spinoso di sangue e sacrifici vani che ha toccato migliaia di aziende italiane.