L’amore nascosto è il film che andrà in onda su Rai Movie oggi, venerdì 24 marzo 2017, in seconda serata. Una pellicola di genere drammatico, che è stata affidata alla regia di Alessandro Capone. Nato a Roma nel luglio del 1955 ha esordito al cinema curando la pellicola Streghe uscita nelle sale italiane nel 1989. È diventato famoso per aver curato la celebre serie televisiva Detective Extralarge di cui era grande protagonista Bud Spencer. Nel 1995 ha diretto un film abbastanza apprezzato da pubblico e critica come Uomini sull’orlo di una crisi di nervi con Pino Amendola e Vincenzo Crocitti, mentre nel 2007 è stato a capo del progetto televisivo che ha dato vita alla serie Distretto di polizia mentre nel 2013 si è occupato della serie I segreti di Borgo Larici. La principale protagonista della pellicola è l’attrice parigina classe 1953 Isabelle Anne Madeleine Huppert. In carriera vanta diversi premi tra cui l’Orso d’argento al festival di Berlino per 8 donne ed un mistero, e due Coppe Volpi alla Mostra del cinema di Venezia per i film Un affare di donne e Il buio nella mente.



, il film in onda su Rai Movie oggi, venerdì 24 marzo 2017 alle ore 23.05. Una pellicola di genere drammatica dal titolo originale L’amour cachè, nata da una coproduzione tra Belgio, Italia e Lussemburgo per la regia di Alessandro Capone il quale si è occupato anche della stesura del soggetto e della sceneggiatura fruendo del supporto di Luca D’Alisera. Nel cast figurano Isabelle Huppert, Greta Scacchi, Melanie Laurent e Olivier Gourmet. Ma ecco la trama del film nel dettaglio.



Il film narra la storia di una donna di nome Danielle (Isabelle Hupert) molto fragile psicologicamente con una serie di tentativi di suicidio, motivo che l’hanno portata ad essere ricoverata all’interno di una clinica privata dalla figlia Sophie (Melanie Laurent). Il rapporto madre figlia è molto difficile infatti non sono mai state capaci di costruire un vero e proprio rapporto tant’è che tra di loro vi è sempre stato un fitto silenzio con ciascuna ancorata sulle proprie idee e bisogni. Nella clinica Danielle è tenuta in cura da una giovane psichiatra che sta tentando il tutto per tutto pur di riuscire a salvarla, facendola uscire da questo tunnel di torpore in cui è caduta. La dottoressa infatti le chiede di scrivere i suoi pensieri, questo da alla psichiatra la possibilità di comprendere che la donna ritiene di essere ancora una madre ed è molto assorbita da questo ruolo a tal punto che considera Sophie come una figura invasiva nella sua quotidianità. Man mano che Danielle scrive i suoi pensieri riesce in qualche modo a riconnettersi alla realtà ritrovando anche le giuste parole per esprimere i suoi sentimenti ma soprattutto il suo desiderio di provocarsi la morte. Tutto parte dalla sua difficile infanzia, da un matrimonio sbagliato e da una gravidanza inaspettata. Tuttavia nonostante questo processo di autoanalisi, la psichiatra comprende che il problema alla base è il rapporto tremendamente conflittuale tra madre e figlia la quale non mostra alcuna pietà per una madre con una simile patologia psicologica. Purtroppo, le ferite del loro rapporto sono ancora così profonde e aperte da far piombare nel baratro della solitudine Danielle che un giorno di fronte all’ennesima discussione e di fronte al trasferimento in una nuova clinica, decide di scappare.

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