Tra i top di questa puntata del 26 marzo 2017 su Rai Tre Che fuori tempo che fa e Che fuori tempo che fa sicuramente l’arrivo del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini che, nella parte più “politica” e riflessiva sui temi della società, ha spiegato alcune delle situazioni più delicate del nostro paese, in questo momento, tra cui le primarie PD, le attività e i progetti papabili nel mondo della cultura, che devono però sempre fare i conti sia con il bilancio sia con le disponibilità economiche e i conseguenti tagli, e anche giovani e futuro, in un’Europa che a volt concede speranza a volte, invece, piega le ali. Tra gli altri top sempre della prima parte di Che tempo che fa il momento dell’intervista a Ilaria D’Amico, che dimostra grande simpatia e professionalità, capacità di prendersi anche un po’ in giro. Fino al meraviglioso momento del collegamento doppio anche con l’allenatore della Nazionale Ventura.



Tra i flop di questa puntata del 26 marzo 2017 su Rai Tre di Che fuori tempo che fa e Che fuori tempo che fa alcuni dei momenti concentrati soprattutto nella seconda parte del programma, quella che vede l’arrivo di una serie di ospiti, molto spesso (se non sempre) diversi da quelli della prima parte, che discutono tra di loro e promuovono film in uscita, libri in pubblicazioni, spettacoli o concerti. Tra gli ospiti più deludenti l’attore Ricky Memphis, che non riesce mai a colpire e bucare lo schermo, forse a causa di un carattere più chiuso e meno estroverso rispetto agli altri, rispetto all’esplosività di Orietta Berti, Nino Frassica, Fabio Volo ed Enrico Brignano. Altro flop rappresentato dall’ospitata di Peter Fill: l’idea che ha il programma di valorizzare sport e discipline che siano diverse dal calcio funziona, però dovrebbe dedicare maggiore attenzione sia in termini di tempo sia di opportunità e di priorità (Fabiola Granier)

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