L’eco scatenata dai selfie con i morti, il caso scandalo avvenuto a Ruvo di Puglia, è destinata a non scemare. Le foto del metronotte, che si è voluto immortalare al fianco di alcune bare aperte, con all’interno delle salme, ha fatto il giro del web e non solo. Sulla vicenda le autorità hanno creato una coltre di nebbia, in modo da non far trapelare alcun particolare, ma in questi giorni, le guardie giurate collegate a quanto è successo sono sottoposte al vaglio degli inquirenti. Ne parlerà questa sera, mercoledì 29 marzo 2017, Giulio Golia a Le Iene Show, in cui incontrerà sia il metronotte, protagonista di questo infausto episodio, sia il sindaco di Ruvo di Puglia per fare luce nella vicenda. La stampa locale e i media nazionali si sono già attivati per approfondire il caso, soprattutto per supportare le indagini. L’obbiettivo, sottolinea un quotidiano locale, è di individuare le responsabilità e tutelare il prestigio dell’istituto che gestisce il servizio di vigilanza notturna, oltre che di mettere in atto provvedimenti severi a chi si è macchiato dell’illecito. 



Nelle prime settimane nel mese corrente, lo scandalo dei selfie coi morti, scattati nell’obitorio di Ruvo di Puglia, hanno sollevato diverse polemiche. In seguito al clamore suscitato dalla guardia notturna, la società Metronotte s.r.l. ha voluto specificare in una nota alcuni chiarimenti in merito alla vicenda. Il metronotte in questione si sarebbe introdotto infatti nel cimitero comunale del paese perché attirato dal fatto che la porta dell’obitorio risultava aperta, mentre la luce era ancora accesa. “Ha verificato che ivi non vi fossero introdotti terzi estranei”, riporta dalla comunicazione ufficiale Lo Stradone, “e di tanto ha inteso dare conto, attraverso la fotografia in questione”. In pratica, non si sarebbe trattato di un selfie coi morti – macabro e irrispettoso – ma di una documentazione puntuale della situazione in cui il metronotte sarebbe intervenuto durante il proprio giro di sorveglianza. Il polverone sarebbe stato quindi sollevato dai mass media, precisa la Metronotte s.r.l., confermando che la guardia giurata avesse l’autorizzazione ad entrare nell’obitorio loocale. 

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