C’era anche Ermal Meta, terzo classificato a Sanremo 2017, tra coloro che ieri hanno reso omaggio a Lucio Dalla a Bologna la sua città. Nel “Dalla Day” la musica del cantante invade tutte le strade della città. La Fondazione Dalla ha trasformato piazza dei Celestini un palcoscenico e giovani cantautori come Brunori Sas, Ermal Meta, Antonio Maggio e Dente hanno cantato le sue canzoni per celebrare quello che sarebbe stato il suo 74esimo compleanno e che stasera sarà festeggiano nello speciale di Techetechetè su Rai Uno. Una foto su Twitter ci mostra Ermal sorridente durante la serata (clicca qui per vederla), ma su Facebook il cantante ha voluto pubblicare un video in cui mostra la folla di bolognesi accorsa e la ringrazia così: “Ieri a #CasadiLucio è stato stupendo. Il vero spettacolo era fuori però. Grazie a tutti. A presto amici bolognesi”. Clicca qui per vedere il video.



Anche Andrea Fabiano, il nuovo direttore di Rai1, ha voluto ricordare l’appuntamento con l’omaggio a Lucio Dalla. Questa sera, su Rai1, sarà possibile fare un viaggio all’indietro alla scoperta o alla riscoperta della vita di uno degli artisti più interessanti e conosciuti in Italia. Lucio Dalla, a cinque anni dalla scomparsa, torna protagonista su Rai1, subito dopo il Tg, e lo fa con uno speciale Techetechetè che ripercorrerà alcune tappe della sua carriera e della sua vita con “emozionante omaggio”, come lo stesso Andrea Fabiano ha sottolineato poco fa sui social e, in particolare, sul suo profilo Twitter dove, pubblicando questo post, ha voluto ricordare l’appuntamento del preserale di Rai1 scrivendo: “Stasera su @RaiUno, subito dopo il TG1, l’emozionante omaggio a #LucioDalla di #techetechete“. Siamo sicuri che gli spettatori di Raiuno, e non solo i fan del cantautore bolognese, apprezzeranno lo speciale. 



Sono giorni tristi questi per i fan di Lucio Dalla. Da una parte festeggiano il giorno della nascita del loro beniamino ma dall’altra devono ricordare che 5 anni veniva a mancare all’improvviso. Lucio Dalla rimane un mito della musica italiana e non solo e milioni di fan che lo hanno amato, seguito e ascoltato in tutto il mondo, non possono far altro che stringersi tutti insieme per rendere omaggio al loro cantante preferito. Lo stesso farà Rai1 questa sera con la puntata di Techetecheté interamente dedicata al cantautore. Anche Il Volo ha voluto rendere omaggio a quest’ulimo e lo ha fatto proprio ieri sera durante l’esibizione al  Radio City Music di New York per la tappa del loro tour, Il Volo: Notte Magica. Proprio durante la serata, i tre tenori hanno intonato la splendida Caruso facendo sciogliere l’intero teatro. Ecco qui un video del momento.



Sono già trascorsi cinque anni da quando Lucio Dalla è morto lasciando un enorme vuoto nel panorama musicale italiano. Stasera Techetechetè, la trasmissione in onda su Rai 1, gli renderà omaggio. In questi giorni il cantautore avrebbe anche compiuto 74 anni e a Bologna è stato organizzato per tutto il mese di marzo un programma di visite guidate nella casa dove abitava in via D’Azeglio. Sulle pagine di Repubblica Bologna possiamo in parte vivere la grande emozione di attraversare i corridoi della casa di Lucio grazie a una lunga photogallery (clicca qui per vederla). Sulle pareti dell’appartamento troviamo le foto di Dalla e i suoi dischi d’oro e di platino mentre i mobili ci raccontano la sua quotidianità e dove trascorreva il suo tempo libero quando non era sul palco. Tra i particolari che è impossibile non notare ci sono le numerose statuette del leader del Partito Comunista Cinese Mao Zedung, l’ex presidente della Repubblica popolare cinese morto nel 1976.

Questa sera Techetechetè rende omaggio al cantautore italiano Lucio Dalla a 5 anni dalla sua scomparsa. Lucio Dalla nasce a Bologna nel 1943 da Giuseppe Dalla, direttore di un club di tiro a volo, e da Jole Melotti. Dopo la prematura scomparsa del padre, Lucio inizia a coltivare in adolescenza un profondo senso di solitudine e di necessità di dare un significato alla propria esistenza che lo porta a compiere le prime esperienze di spettacolo e di musica. La madre, da sempre convinta dell’indole particolare e geniale del suo piccolo Lucio, non si rivela dura per gli scarsi risultati scolastici, anzi incoraggia il figlio a prendere da solo la strada per raggiungere le porte dello spettacolo o dell’arte. Ecco che, dopo un soggiorno a Roma, Lucio Dalla torna in ormai adolescenza avanzata a Bologna, dove inizia a suonare il clarinetto in una band che contava fra i suoi membri, tra gli altri, anche un giovane Pupi Avati. A quel periodo risale l’incontro con il leggendario trombettista statunitense Chet Baker, grazie a cui Lucio alimenta una già forte passione per il jazz e per il clarinetto. Di questo periodo sarà anche molto importante per il futuro artistico anche l’esperienza in vacanza al Sud, in particolare a Manfredonia in Puglia.

Con la sua band, la Rheno Dixieland Band, Lucio Dalla si classifica primo al festival europeo del jazz in Francia, e nello stesso periodo inizia a comporre le sue prime canzoni. Negli anni Sessanta inizia la vera e propria carriera da cantautore di Lucio Dalla, che ha la fortuna di incontrare musicisti preparati come Franco Bracardi e personaggi già parzialmente affermati come Edoardo Vianello, con cui collabora alla produzione di un album. Il primo 45 giri inciso da Dalla, invece, risale al 1964 e si intitola Lei (non è per me).

Nonostante gli insuccessi delle prime esibizioni, Lucio Dalla è ormai fiducioso del proprio futuro e prosegue a testa bassa verso la realizzazione di un nuovo lavoro, che vede la luce alcuni anni dopo e che conta la prima vera hit della sua carriera, il brano Pafff…bum!, che presenta anche al Festival di Sanremo. Inizia la scalata al grande successo per Dalla, che prosegue costante fra le strade dell’amata Bologna con il brano 4/3/1943, canzone presentata a Sanremo nel 1971 che fa riferimento alla data di nascita di Dalla. Negli anni Settanta e Ottanta Lucio Dalla incrementa notevolmente la propria popolarità e diventa compiuto a livello artistico diventando un personaggio simbolo della musica d’autore italiana e non solo. Lucio Dalla, venuto a mancare nel 2012 a Montreux, in Svizzera, avrebbe compiuto fra qualche giorno 74 anni.
A cinque anni di distanza la critica musicale e l’affetto dei fan non si sono spenti, anzi hanno riscoperto la mancanza nel panorama musicale italiano di una figura così particolare e geniale dal punto di vista creativo. In occasione dell’anniversario della sua morte, a Bologna è stata promossa un’iniziativa per intensificare l’apertura al pubblico della sua casa-museo, che raccoglie anni e anni di creazioni e di parole dell’artista sempre particolarmente legato alla sua città d’origine.