Le alte cariche dello Stato, tra cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente del Senato Pietro Grasso, sarebbero spiati dai dipendenti di Riscossione Sicilia. È questo quanto scoperto da Dino Giarrusso nel suo servizio andato in onda ieri a Le Iene Show. L’inviato del programma ideato da Davide Parenti ha intervistato Antonio Fiumefreddo, amministratore unico di Riscossione Sicilia. La sua azienda, controllata dalla Regione Sicilia, ha il compito di riscuotere le tasse di tutti i cittadini italiani residenti sull’isola. Tra questi ci sono anche esponenti siciliani della politica che vivono a Roma pur mantenendo la residenza nella loro regione d’origine. Fiumefreddo ha raccontato ai microfoni della Iena una presunta storia di spionaggio che coinvolge le massime cariche dello Stato. Secondo l’amministratore di Riscossione Sicilia i dipendenti spiano personaggi come il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Presidente del Senato Piero Grasso, il Ministro degli Esteri Angelino Alfano, il Ministro Anna Finocchiaro e il Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta. Secondo lui i dipendenti controllavano da circa due anni queste persone per motivi che non avevano nulla a che vedere con le pratiche esattoriali.
In particolare, sotto osservazione c’erano i movimenti bancari e le abitudini delle alte cariche dello Stato, come spiega Fiumefreddo a Giarrusso: “I movimenti ti delle nostre carte di credito, dei nostri assegni, dove vado a mangiare, dove vado a dormire. Tutta la nostra vita e le nostre abitudini sono fatte di una tracciabilità economica. Diciamo che è un’attività che dovremmo fare per scoprire i grandi evasori, non certo per condizionare, per scoprire e per spiare le cariche istituzionali”. Fiumefreddo esclude inoltre che si tratti di semplice curiosità: “Un dipendente che fa centinaia di accessi abusivi sa di rischiare il posto di lavoro e io dubito che possa fare questo per motivi di banale curiosità e se lo fa, lo fa perché qualcuno glielo ha ordinato”. L’amministratore di Riscossione Sicilia non ha dubbi sul fatto che si tratti di spionaggio: “Sono ordini che vengono da fuori. E quando dico da fuori, intendo dire una parte del sistema politico che da sempre ha utilizzato l’esattoria per non far pagare i grandi evasori, proteggere alcuni poteri criminali e utilizzarla come forza di intelligence, di spionaggio delle cariche più importanti dello Stato”. Clicca qui per vedere il video dell’intervista.