The Rolling Stones Olé, Olé, Olé!: A Trip Across Latin America è un documentario diretto da Paul Dugdale che segue il tour della famosissima band. Il film è prodotto da Samuel Bridger, JA Digital, Eagle Rock Films e Promotone della durata di 105 minuti. Uscito in Italia al cinema lunedì 10 aprile 2017 distribuito da Wanted. 



The Rolling Stones Olé, Olé, Olé!: A Trip Across Latin America è un avvincente road movie che segue il tour compiuto nei primi mesi del 2016 nel Sud America conclusasi con un memorabile concerto all’aperto all’Avana, prima esibizione dal vivo della band in quella città. Il film mescola abilmente entusiasmanti riprese dal vivo del celebre gruppo con altre sequenze più intime che ci accompagnano nel sinuoso mondo dei Rolling Stones esaltandone e celebrandone il rivoluzionario potere del rock. La pellicola non si limita alla narrazione celebrativa e biografica ma, tenendo uno scintillante registro divertente e indagatore, ci restituisce un ritratto della cultura locale e il legame unico e viscerale che lega i popoli dell’America Latina e la storica band inglese, riferimento indiscusso del panorama musicale mondiale. Mick Jagger, Keith Richards, Charlie Watts, Ronnie Wood si lasciano raccontare con grande spontaneità e generosità; si muovono con disinvoltura all’interno della sceneggiatura costruita con cura da Sam Bridger e Paul Dugdale. Il film continua il percorso iniziato con The Rolling Stones – Havana Moon in Cuba sempre diretto da Paul Dugdale; un vero e proprio dittico sudamericano. Il film ha un valore simbolico molto importante: come gli stessi Jagger e Richards ci ricordano, le dittature hanno censurato spesso la loro musica – la recente apertura politica di Castro rappresenta quindi uno slancio importante verso valori di speranza e democrazia. A legare il film la viscerale musica dei Rolling Stones che continua ad entusiasmare e sorprendere il pubblico, che – generoso e appassionato – segue il gruppo numerosissimo: un milione di spettatori dichiarati all’ultimo concerto del tour. Purtroppo il film non menziona come sia stato possibile riuscire ad organizzare un concerto gratuito di tale portata (pochi sono i concerti gratuiti di questa portata svoltisi nei paesi dell’America Latina che si ricordino a memoria d’uomo). Il film è ben architettato e costruito con attenzione senza lasciar trasparire troppo di quanto ci sia dietro un’operazione di tale portata – di tanto in tanto traspare un po’ di tensione legata all’organizzazione dei latini. I quattro protagonisti con i loro volti ci raccontano un gruppo musicale ancora in grado di divertirsi divertendo, di godere e apprezzare ancora il pubblico caldo, viscerale ed isterico.

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