C’è anche il comune di Arquà Petrarca (Veneto), a contendersi il titolo di Borgo dei Borghi 2017, il concorso di Kilimangiaro che oggi, domenica 16 aprile 2017, giungerà a conclusione su Rai Tre. Ma quali armi potrebbe sfoggiare questo paesino di meno di 2000 abitanti per ottenere l’agognato successo? La sensazione è che potrebbe fare leva sullo spirito artistico che si respira nel borgo. Oltre ad aver ospitato il grande Francesco Petrarca nei suoi ultimi anni di vita, infatti, Arquà Petrarca fu anche influenzata dalla famiglia nobiliare toscana degli Strozzi. Si fa risalire a questa connessione la creazione di un edificio del Trecento denominato appunto Casa Strozzi (che reca sulla sua facciata lo stemma di famiglia, ndr) all’interno del quale da 30 anni a questa parte si alternano attività inerenti l’arte e la comunicazione: a partire dalle mostre d’arte antica e moderna, passando all’organizzazione di eventi espositivi che hanno a che vedere con il patrimonio storico della cittadina. Casa Strozzi, come si può leggere sul portale turistico di Arquà Petrarca, è prospiciente Piazza Petrarca e la Tomba del Poeta. Che il sommo poeta riesca a influenzare le votazioni finali de Il Borgo dei Borghi 2017? (aggiornamento di Dario D’Angelo)



Il borgo medievale di Arquà Petrarca è un borgo che custodisce inalterato l’incanto, la grazia e l’attrattiva di un tempo fascino ed è ritenuto un vero e proprio gioiello dei Colli Euganei. Abitato fin dall’epoca romana, acquisì notevole importanza dopo che il sommo poeta Francesco Petrarca, decise di trascorrere qui i suoi ultimi anni di vita, godendo della quiete e della pace di questo luogo. Arquà Petrarca ne custodisce ancora oggi la casa tutelandone con cura il sepolcro che contiene la sua salma. Il richiamo del Petrarca ne favorì successivamente la costruzione di villette e di case di molte famiglie venete, che oggi costituiscono una ricchezza ed un tesoro artistico ed architettonico meritevole di essere ammirato da tanti visitatori.



Recentemente molti interventi sono stati messi in atto al fine di conservare e valorizzazione il patrimonio sia storico che naturalistico; ciò fortunatamente ha dato i suoi frutti tanto che il borgo oggi rientra tra i borghi più belli d’Italia ed è stato eletto anche a Bandiera Arancione del Touring Club; la città inoltre fa anche parte dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio poichè produce un prestigioso ed eccellente olio Evo. D’altronde basta farci un salto per capirne il perchè.

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