Tra i borghi finalisti nella trasmissione di Rai Tre c’è anche Panicale che sorge in Umbria in provincia di Perugia. Proprio nella giornata di domani, Pasquetta, c’è una delle più antiche tradizioni del luogo. Infatti viene chiuso il Fosso Largo e cioè l’antica via del fosso che si trova a sud del borgo. Non possono passare le automobile così gli abitanti di Panicale, i Panicalesi, possono divertirsi con il Gioco del Formaggio. Sicuramente è una tradizione di cui si parlerà stasera a Rai Tre a Il Borgo dei Borghi. Su uno splendido scenario c’è la possibilità per tutti gli abitanti di passare una giornata in famiglia e anche tra amici. Gli abitanti di Panicale sono poco meno di seimila per un’estensione di quasi ottanta chilometri quadrati. La densità è quindi di settantacinque abitanti per chilometro quadrato. Staremo a vedere se sarà questo il borgo che vincerà la trasmissione. (agg. di Matteo Fantozzi)



Finalista al programma Il Borgo dei Borghi c’è Panicale, perla dell’entroterra umbro. Al programma di Rai Tre dedicato ai più bei panorami italiani in finale c’è il comune perugino che con le sue antiche fortezze domina la Val di Chiana. E’ un borgo medioevale e pittoresco dove il tempo sembra essersi magicamente fermato: i paesaggi collinari sono mozzafiato, il cibo è fatto in casa e le vie formano un dedalo tutto da scoprire. Panicale sorge nella Val di Chiana, a 400 metri di altezza sul mare, incastonato tra le montagne verdi dell’Umbria più genuina e primitiva. Il centro città è fatto ad anelli concentrici che si diramano man mano verso le periferie. Ad appena 10 minuti di auto da Panicale c’è il meraviglioso lago Trasimeno, tappa obbligata del turismo in Umbria. La fondazione di Panicale risale al Medioevo: il suo famoso castello era un satellite di quello di Perugio, i reali lo utilizzavano come tappa per il rifornimento logistico e militare. Nel 1400 Panicale viene dominata dal capoluogo umbro e diventerà residenza estiva dei Signori. La riscossa di Panicale arriva con il Risorgimento: il comune vive un momento di grande sviluppo urbano e culturale e diventa culla della pittura più in voga dell’epoca. Tra i tanti artisti che passano per Panicale c’è anche Il Perugino. Il benessere continua fino al momento dell’Unità d’Italia, poi inizia un lento e inesorabile declino per il paese della Val di Chiana sotto l’impero napoleonico. Nel 1860 viene annesso al Regno d’Italia e inizia l’era moderna. 



Panicale è costellata da numerosi palazzi ed edifici storici risalenti all’età del Rinascimento. Primo tra tutti il Palazzo del Podestà in Piazza Masolino, in stile gotico: oggi ospita l’archivio storico e l’archivio notarile del Comune, con documenti preziosissimi datati intorno al 1300. Meravigliosa anche la casa di Boldrino Paneri, risalente al 13esimo secolo e l’antichissima Posta di Braccio. Spettacolare Palazzo Landi, opera del genio di Francesco Mariottini, che oggi è sede del Municipio e ospita la la Pinacoteca con ben 31 sale affrescate. Non perdetevi Palazzo Pretorio, altra testimonianza dell’architettura umbra del 14esimo secolo e il teatro Cesare Caporali: subito accanto una maestosa fontana che domina piazza Umberto I con una cisterna d’acqua, antico acquedotto a cielo aperto. Completate il tour di Panicale visitando la Porta Perugina, il Castello di Montalera, il Museo del Tulle. La principale festa di paese è quella in onore di San Michele, santo patrono di Panicale: folklore, musica, cibo di strada e animazione sono gli ingredienti della manifestazione che si rinnova anno dopo anno tra sacro e profano. A Paqua il lunedì in albis a Panicale c’è il Gioco del Formaggio: gli abitanti sfilano in località Fosso Largo con dei formaggi tipici locali mentre il venerdì santo c’è una via crucis particolare con la rappresentazione della passione di Gesù Cristo in centro città. A settembre a Panicale si celebra la festa dell’uva, che inaugura la stagione della vendemmia in Umbria.

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