A cinquant’anni dalla sua morte, Techetechetè ricorda il principe della risata, Totò. L’appuntamento è per oggi, 16 aprile 2017, su Rai Uno a partire dalle 20.30 con una puntata speciale dedicata al più famoso e geniale comico napoletano. A cinquant’anni esatti dalla scomparsa la Rai celebra Totò, artista a tutto tondo, simbolo della comicità all’italiana, padre della moderna commedia. Proprio in occasione del mezzo secolo senza Totò, l’Università Federico II di Napoli gli ha recentemente conferito la laurea honoris causa postuma nella materia di discipline della musica e dello spettacolo: a consegnarla alla nipote dell’attore è stato Renzo Arbore, tra i suoi maggiori fan di sempre.
Totò nacque a Napoli il 15 febbraio del 1898: all’anagrafe si chiamava Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfiro-genito Gagliardi de Curtis di Bisanzio ma fu registrato al Comune come Antonio de Curtis. Il padre di Totò era il marchese Giuseppe De Curtis: da lui Totò ereditò uno dei cognomi, ma successivamente fu adottato dal marchese Francesco Maria Gagliardi Focas di Tertiveri. Nato nel rione Sanità, quartiere difficile di Napoli, dalla relazione clandestina di Anna Clemente con Giuseppe De Curtis, crebbe in condizioni estremamente disagiate e fin da bambino dimostrò una forte vocazione artistica. In collegio fu ferito a pugni da un compagno e il suo viso di deformò per sempre: quella smorfia alla bocca diventò il suo tratto distintivo. Durante la prima guerra mondiale servì il paese, poi si trasferì a Roma con la famiglia e fu proprio nei teatri capitolini che iniziò la sua strabiliante carriera nel mondo dello spettacolo, con un amore eterno per il teatro. Morì a Roma, nella sua abitazione ai Parioli il 15 aprile del 1967 ad appena 69 anni per un infarto, dopo una lunga e dolorosa malattia. Le ultime parole alla compagna Franca Faldini furono “T’aggio voluto bene assaje”.
Totò fu davvero il principe della risata, una maschera inedita che ha ispirato generazioni di comici e di artisti della commedia dell’arte come solo Charlie Chaplin e Buster Keaton seppero fare. La sua fu una carriera lastricata da successi tra teatro e cinema, con 97 film al cinema che hanno sbancato i botteghini per decenni, collaborando con tutti i maggiori artisti della sua epoca. Totò è il comico italiano più celebrato di sempre anche se non venne sempre apprezzato dai critici. Il suo linguaggio innovativo, la sua presenza scenica, il mimo con viso e con il corpo, le sue battute tra italiano e napoletano hanno comunque rivoluzionato per sempre il teatro nazionale e quello mondiale. Tra le pellicole di maggior successo di Totò ricordiamo Operazione San Gennaro, Totò contro il pirata nero, Totò, Peppino e… la dolce vita, Totò e Cleopatra, Signori si nasce, Letto a tre piazze, Siamo uomini o caporali. Il principe della risata ha lavorato con i maggiori registi italiani, da Steno a Sergio Corbucci passando per Mario Monicelli. A lui sono dedicati teatri, strade, scuole e associazioni in tutta Italia.