Report, il programma d’inchiesta condotto da Sigfrido Ranucci torna anche questo lunedì, 17 aprile 2017, su Rai Tre alle 21.30 per una nuova puntata ricca d’inchieste. Uno dei servizi che vedremo riguarda i contributi pubblici dati in Italia al cinema: nonostante gli stanziamenti negli ultimi anni l’industria cinematografica italiana è in crisi, con sempre meno spettatori che vanno al cinema a vedere i film italiani. Report ha provato a indagare per scoprire dove vanno a finire i finanziamenti pubblici stanziati per il cinema. Si parlerà poi anche dei vaccini anti-HPV che protegge dai ceppi più pericolosi del papilloma virus: il mediatore europeo ha accettato il ricorso presentato da scienziati danesi sulle modalità con cui sono stati approvati alcuni di questi vaccini. Vi ricordiamo che oltre a poter vedere Report sintonizzandovi su Rai Tre, potrete seguire il programma anche in diretta streaming sul sito di Raiplay.it, cliccando qui.



Non si fermano le inchieste di Report, neanche nel giorno del lunedì dell’Angelo. Sigfrido Ranucci condurrà stasera – 17 aprile 2017 – una nuova puntata della trasmissione di Rai 3, e partirà dal mondo del grande schermo: “Abbiamo finanziato il cinema per 1 miliardo e 200 milioni, dovremo avere dei film bellissimi”, sono le parole del presentatore all’interno del video di anteprima diffuso da RaiPlay, che lascia apertissimo il tema approfondito in prime time nel servizio a cura di Giorgio Mottola, “Che spettacolo!”. L’attenzione si sposterà poi anche sul tema salute, prendendo in considerazione i vaccini e in particolare il Papilloma Virus, che – come ricorda ancora Ranucci nella clip – riguarda 12 milioni e mezzo di donne: un lavoro a cura di Alessandra Borella. L’appuntamento con Report è fissato per le 21.30: clicca qui per vedere il video promo.



La prima serata di Rai 3 di oggi, lunedì 17 aprile 2017, ritornerà a vivere le inchieste di Report, condotto da Sifgrido Ranucci. Al centro della nuova puntata ci saranno diversi approfondimenti, dallo spettacolo alla salute fino agli appalti della Salerno-Reggio Calabria. Il giornalista Giorgio Mottola ci parlerà grazie al suo servizio, intitolato Che spettacolo!, le sovvenzioni di cui ha beneficiato il cinema italiano negli ultimi cinque anni. Si parla infatti di un miliardo e duecento milioni di euro, un finanziamento che ha permesso di portare sul grande schermo pellicole cinematografiche del calibro di Cado dalle nubi, di Checco Zalone, che ha ottenuto un record di incassi di un quasi due milioni di euro, oppure come Sapore di te del regista Carlo Vanzina. Soldi che i contribuenti destinano al cinema grazie al tax credit, ovvero di uno sconto fiscale di 100 milioni di euro. L’inchiesta ci mostrerà come i maggiori promotori e beneficiari del rimborso dello Stato siano le banche, come Monte dei Paschi di Siena, Unicredit e la Popolare di Vicenza. Quanti di questi sono finiti davvero nelle grandi sale? Un dubbio che sorge spontaneo se solo si considera la fatiscienza degli studi di Cinecittà ed i debiti accumulati che superano i 32 milioni di euro. 



Alessandra Borella si concentrerà invece sul papilloma virus grazie al suo servizio Effetti Indesiderati. Le telecamere di Report ci mostreranno come l’Italia sia stata la prima in Europa a prevedere l’introduzione del vaccino, grazie all rapporto dell’Agenzia Europea del Farmaco. Un vaccino sicuro, secondo la valutazione, eppure contrastanti con i danni causati in questi anni e evidenziati dai ricercatori danesi della Cochrane Collaboration, un gruppo indipendente che non ha esitato a chiedere l’intervento di Strasburgo. 

Report approfondirà anche la questione spinosa degli appalti che riguardano la Salerno-Reggio Calabria grazie al servizio In viaggio con papà del giornalista Luca Chianca. Fra gli arrestati, grazie alle indagini della Polizia, è presente anche il figlio di Andrea Monorchio, ex ragioniere dello Stato Italiano. La vincitrice della gara per gli appalti, la Salini-Impregilo, aveva affidato proprio a Giandomenico Monorchio il compito di supervisionare i lavori. Al centro dell’inchiesta il ruolo di Monorchio, che avrebbe creato una compagnia parallela che riceveva ordini di produzione proprio dalle stesse aziende che l’ingegnere avrebbe dovuto controllare.