Il 18 e il 19 aprile, in tutte le sale cinematografiche supportanti il 3D e appartenenti al gruppo UCI Cinemas, andrà in onda lo spettacolare documentario ”Aldabra: c’era una volta un’isola”. Il documentario, ideato da Petr Keller e diretto da Steve Lichtag, è uscito nel 2015 nelle sale cinematografiche americane e ha riscosso un buon successo e ottime critiche. Il documentario, che ha la durata di 80 minuti circa, è stato prodotto in Repubblica Ceca nel 2015 e distribuito da Twelve Entertainment. La voce narrante in lingua originale è quella di Oldrich Kaiser. 



Il documentario narra la storia e le specie esistenti nella minuscola quanto sconosciuta isola di Aldabra. Il luogo, locato nell’Oceano Indiano, ha una particolare forma ovale, e si contraddistingue perché per ben sei volte, nel corso della storia della Terra, è stato sommerso e poi è riemerso. L’isola ospita una vasta varietà di pesci appartenenti alle specie più rare e conservate al mondo; non solo, ma vi sono anche circa 150000 esemplari di tartarughe giganti e secolari, così come anche molte razze di granchi dai colori sgargianti e particolari e uccelli non in grado di volare. L’isola si trova a soli 19 metri sopra il livello del mare, e sembra che in futuro rischi di essere sommersa per l’ennesima volta, a causa dei cambiamenti climatici e dello scioglimento delle calotte polari, destinate ad innalzare i livelli del mare. L’uomo non può accedere all’isola, tant’è che sono necessari dei permessi speciali per avvicinarsi al posto, per questo motivo il luogo è completamente incontaminato, e su di esso vigono esclusivamente le leggi naturali. Il tutto è descritto in modo simpatico e ricco di dettagli dalla voce narrante, che coinvolge i bambini ma allo stesso tempo insegna loro qualcosa: la bellezza della natura e il rispetto della stessa. 



Nonostante il documentario abbia la durata di 80 minuti, in realtà vi sono ben 30 ore di filmati, tutte discontinue. L’acquisizione del materiale, infatti, è stata particolarmente problematica: la troupe ha infatti avuto problemi a causa della nave utilizzata per le spedizioni. Inoltre, è stato necessario stipulare delle particolari polizze assicurative in caso di rapimento da parte dei pirati poiché il comandante stesso della nave, così come raccontato nel materiale aggiuntivo, è stato rapito da pirati somali nel 2009 e ha trascorso quasi 3 mesi in cattività. A ciò si aggiunge il fatto che non è possibile visitare o avvicinarsi all’isola senza alcuni permessi speciali, ottenuti con non poca difficoltà. Solo un’altra persona, prima della troupe incaricata della registrazione di materiale per ”Aldabra: c’era una volta un’isola”, ha richiesto e ottenuto i permessi necessari per visitare l’isola, e fu l’esploratore Jacques Cousteau, che sull’isola registrò delle scene poi inserite nel documentario ”A Silent World”, vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes del 1956. 

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