Gianni Boncompagni è morto, oggi camera ardente a Roma. Barbara Carfagna si scaglia contro il pigmalione? – Della vita di Gianni Boncompagni si potrebbe dire molto, così come della sua carriera. Sono in molti i vip che devono prioprio all’istrionico conduttore e regista la propria fortuna. Eppure il passato di Gianni Boncompagni prevede anche diversi scandali, che anche in occasione della sua morte, non possono che riemergere. Pigmalione e innovatore, Boncompagni ha il merito della scoperta di “vecchi” giovani talenti, come Ambra Angiolini. E’ proprio l’attrice e conduttrice a ricordarlo in un post commovente su Instagram, sottolineando che la genialità del mentore sia evidente anche nella sua uscita di scena. Ad invertire la rotta di applausi e proclami è stata la giornalista Barbara Carfagna, che sul proprio profilo Facebook ha marcato sul fatto che il racconto cambia “a seconda di chi si parla”. La professionista aggiunge inoltre che “anche lui aveva avuto amanti minorenni e le aveva piazzate con successo”, rievocando lo scandalo che mise al centro l’allora 16enne Isabella Ferrari. Il pubblico ha accolto con un misto di rabbia ed approvazione le parole della giornalista, alcuni attaccandola senza riserve, definendola “invidiosa”, mentre altri sottolineano come il suo post sia largamente condivisibile. Tuttavia, a che pro farlo a pochi giorni dalla scomparsa di Gianni Boncompagni? Clicca qui per leggere il post di Barbara Carfagna ed i commenti



Gianni Boncompagni è morto, oggi camera ardente a Roma. L’ultimo saluto di amici e colleghi – La camera ardente è stata allestita alle 12, poi si è tenuto il funerale di Gianni Boncompagni: una cerimonia in forma laica per ricordare e commemorare il conduttore e autore tv. Tanti gli amici e colleghi del mondo dello spettacolo che gli hanno reso omaggio nella storica sede Rai di Via Asiago a Roma. Sulle pareti dello studio B sono state appese foto di Gianni Boncompagni, ripreso con gli amici e mentre era a lavoro. La cerimonia laica per ricordare uno dei padri della radio e della tv italiana moderna è stata caratterizzata dal racconto delle cene improbabili a base di surgelati, delle marachelle negli studi e degli infiniti scherzi. In occasione del funerale di Gianni Boncompagni, dunque, si sono mescolate emozioni, lacrime e risate. L’accesso alla camera ardente, così come alla cerimonia laica, è stato vietato alle telecamere. La bara è stata coperta da tulipani di tutti i colori e circondata da girasoli. Alla base del feretro una riproduzione del “Ritratto di giovane donna”, dove il volto della donna è sostituito da quello di Boncompagni. Commovente, invece, l’immenso cuore di garofani rossi inviato da Raffaella Carrà. Renzo Arbore ha inviato una grande corona a nome dei “ragazzi del Bandiera Gialla”, mentre il sindaco di Roma Virginia Raggi ha inviato un grande cuscino con rose gialle e rosse.



Gianni Boncompagni è morto, oggi camera ardente a Roma. Da Arbore a Carrà, tutti i vip presenti – Erano tanti i volti noti che questa mattina si sono recati alla camera ardente allestita nella sala B della storica sede di Radio Rai di via Asiago per dare l’ultimo saluto a Gianni Boncompagni. Secondo quanto riportato da La Repubblica c’erano, tra gli altri, anche “Gianni Bisiach, Nino Frassica, Maurizio Ferrini, Isabella Ferrari, Michele Mirabella,  Marisa Laurito, Enrico Mentana, Raffaella Carrà, Ambra Angiolini, Enrica Bonaccorti, Paolo De Andreis, Clemente Mimun, Gegè Telesforo, Giancarlo Magalli, Riccardo Rossi, Brigitta e Benedicta Boccoli, Pino Insegno” e una nutritissima schiera di ex ragazzi e ragazze di “Non è la Rai”. Commosso il ricordo delle figlie all’arrivo dell’amico di una vita, Renzo Arbore:”Arbore è uno zio per noi”, ha detto la figlia di Boncompagni, Barbara, “L’ultima risata l’abbiamo fatta insieme mangiando un gelato”. “Lui e Renzo Arbore hanno vissuto una vita pazzesca in tutti questi anni non ho mai sentito parlare male l’uno dell’altro, e non ci poteva essere posto migliore per salutare papà, oggi mi sento a casa, è una sensazione meravigliosa”.



Gianni Boncompagni è morto, oggi camera ardente a Roma. Raffaella Carrà scoppia il lacrime – Raffaella Carrà è scoppiata a piangere entrando nella camera ardente allestita nella sede Rai di via Asiago per Gianni Boncompagni. Occhiali scuri e giacca beige, la showgirl e conduttrice televisiva conosce molto bene l’autore tv, che per lei è stato pigmalione e fidanzato decennale. «Ho potuto vivere con lui e godermi Gianni in casa sua con le sue tre figliole. Mi porterò dietro l’uomo», ha dichiarato Raffaella Carrà, che – come riportato dall’Ansa – ha poi rivelato che Gianni Boncompagni se n’è andato piano piano e serenamente, avendo avuto un coraggio da leone. «Abbiamo potuto ancora ridere e scherzare, abbracciarlo e dargli tanti bacini fino all’ultimo prima di lasciarlo andare». Anche il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha espresso il cordoglio ai familiari di Gianni Boncompagni, ricordato come «un artista che ha rivoluzionato, con garbo e ironia, gli schemi dello spettacolo, della televisione e della radio italiana». 

Gianni Boncompagni è morto, oggi camera ardente a Roma. Alba Parietti:”Dategli una medaglia”-Al coro di rimpianto per la morte di Gianni Boncompagni si aggiunge anche Alba Parietti, la showgirl italiana che dall’autore televisivo è stata lanciata. A dargliene atto è stata la stessa conduttrice che, come riportato da TgCom24, ha dichiarato:”Gianni è stato il mio scopritore a tutti gli effetti, mi ha lanciata nel 1982 con ‘Galassia 2’ e poi mi ha dato la possibilità di fare il programma cult che è stato ‘Macao’. Era un eccezionale autore e regista ma soprattutto era un vero e proprio talent scout”. La Parietti ha ammesso che “non era per niente facile lavorare con lui, perché aveva un carattere estremamente introverso: o ti adorava o quasi non ti rivolgeva la parola” ma “ti dava la possibilità di avere il meglio a livello televisivo e poi ti lasciava a briglia sciolta”. Originale la proposta della presentatrice e opinionista, che ha detto:”A Gianni andrebbe data una medaglia della tv”. (aggiornamento di Dario D’Angelo)

Gianni Boncompagni è morto, oggi camera ardente a Roma. Laura Freddi, “era troppo avanti!” – Sono tantissimi i messaggi di stima, affetto e commozione per Gianni Boncompagni diffusi in queste ore dopo la morte del geniale autore e regista tv: tra questi, una caterva arrivano dalle ragazze di “Non è la Rai” il programma degli Anni Ottanta che ha lanciato nello Star System ragazze del calibro di Ambra Angiolini, Antonella Mosetti, Antonella Elia, Cristina Quaranta e tantissime altre ancora. Tra di loro anche una giovanissima Laura Freddi fece la sua comparsa iniziando una lunga e ancora presente carriera: ha da poco partecipato al Grande Fratello Vip e proprio dopo la trasmissione su Mediaset è tornata in auge con questo lungo post commosso pubblicato ieri dopo la morte del suo “scopritore”. «Gianni Boncompagni è stato per me una persona speciale alla quale volevo molto bene, un uomo geniale ironico e divertente che lascia il segno nei nostri cuori e nel nostro ambito professionale!», racconta la bella showgirl. «A me ha insegnato tanto e mi ha regalato una grande opportunità, ho iniziato con lui questo mestiere e grazie a lui mi è anche cambiata la vita… in positivo certamente!», prosegue nel post dedicato al mitico “Bonco”. La Freddi sottolinea anche la capacità peculiare di Gianni, con il mix di talento e ironia che riusciva a cogliere al meglio la “novità” da lanciare in tv e nello star system. «La sua ironia era contagiosa, la sua voglia di trovare sempre il nuovo, l’idea, e l’originalità nelle cose che faceva, amava scherzare ed era un regista televisivo unico nel suo genere! ma anche tanto tanto altro!! Era avanti!!». (agg. di Niccolò Magnani)

Gianni Boncompagni è morto, oggi camera ardente a Roma. Il ricordo commosso di Renzo Arbore -Una delle prime persone alla quale si pensa quando si parla di Gianni Boncompagni è certamente Renzo Arbore. Ed è stato proprio il camaleontico artista foggiano, come riportato da TgCom24, a confessare tutto il suo dolore per la dipartita dell’autore e regista televisivo:”La nostra amicizia è nata quando avevamo all’incirca 25 anni. Un’amicizia non conclusa ora che eravamo più vicini agli Ottanta che ai Settanta, come diceva sempre lui con il suo straordinario spirito toscano. Ci conoscemmo ai tempi di quando frequentavamo il corso di maestro programmatore, eravamo compagni di banco Aveva una visione moderna della vita, un senso d’umorismo all’avanguardia. Una visione che lo ha portato a rivoluzionare la radio e la tv. Spero di essergli stato utile con il mio atteggiamento più riflessivo e romantico, ma altrettanto teso a rivoluzionare la radio e la tv”. Ai microfoni del Tg5, Arbore ha aggiunto con una nota di malinconia:”Noi due ci divertivamo, ora non ci divertiamo più”. (aggiornamento di Dario D’Angelo)

Gianni Boncompagni è morto, oggi camera ardente a Roma. La figlia Barbara: “Ci ha cresciute con amore e ironia” – Quando sua moglie lo lasciò, Gianni Boncompagni era giovanissimo, all’inizio della sua carriera. Avrebbe potuto mettere le figlie Barbara, Paola e Claudia in collegio o affidarle ai nonni paterni, ma invece ne chiese l’affidamento. Le ha quindi cresciute da ragazzo padre dopo averne ottenuto la patria potestà: a rivelarlo Barbara, che ha parlato del padre al Corriere della Sera. Oggi, però, per lei e le sue sorelle sarà un’altra giornata difficile, perché alle 12 in via Asiago 10, sede storica di RadioRai, si terrà la camera ardente e una cerimonia laica per ricordare e salutare il celebre autore. «Non era severo, ma autoritario sì: le regole sono necessarie per allevare i figli. Inoltre lui doveva assumere i ruoli di padre e madre, confrontarsi con i nostri problemi femminili, di cui in una famiglia normale si occupa la moglie». Gianni Boncompagni, però, era uno che sdrammatizzava, anche quando sua figlia gli rivelava che la loro governante rubava o quando gli confidava che il suo ragazzo l’aveva mollato. «Una filosofia leggera, mai banale, che attingeva a radici antiche, una saggezza contadina. Era un dissacratore, con tanta ironia. Non un educatore tradizionale. Non ci rimproverava mai, preferiva essere un esempio di comportamento. Non gli ho mai sentito dire cattiverie sui colleghi». Suo nonno, invece, era critico col padre, perché guadagnava troppi soldi.

Gianni Boncompagni è morto, oggi camera ardente a Roma. La figlia Barbara: “Un nonno amorevole e speciale” – Gianni Boncompagni è ricordato dopo la sua morte anche per l’avventura di Non è la Rai, una trasmissione con la quale affermava di non voler invecchiare. Lo conferma la figlia Barbara, che però lo descrive come «un nonno amorevole e davvero speciale». Al Corriere della Sera la figlia dell’autore tv, morto due giorni fa all’età di 84 anni, lo ha ricordato come un padre speciale, sempre prodigo di consigli preziosi: «L’umiltà. Mi ripeteva: “Ricorda che chi guarda la tv, magari sta pelando le cipolle!”». Grazie a lui ha stretto un forte legame con Raffaella Carrà, che per lei e le sue sorelle è stata un po’ la mamma che era loro mancata: «Dura tuttora. Io le stavo sempre alle costole». Stare al fianco di suo padre non è stato semplice, ne sa qualcosa anche suo figlio Brando, il secondogenito: «La mattina vedevo mio figlio sempre stanco. E lui un giorno sbuffa: “Nonno tutta la notte gioca alla playstation e fa casino!”». Infine, Barbara ha ricordato gli ultimi giorni di Gianni Boncompagni: «Tanta ironia. Non si parlava di morte, ha chiuso gli occhi serenamente. Papà sei stato pazzesco!».