La giovane e affascinante Matilde Gioli nella nuova fiction di RaiUno “Di padre in figlia” interpreta la vivace Elena, una ragazza piena di sogni e ambizioni. In una videointervista a Spettacolimania.it, la Gioli racconta di come però tutti questi sogni subiscano una drastica frenata per la presenza di un padre – Giovanni Franza, interpretato da Alessio Boni – prepotente e “padrone”. “Elena è un personaggio che nonostante la sua vivacità e spesso la sua incoscienza vivrà un’esperienza che la farà crescere molto in fretta, perchè affronta una gravidanza in età molto giovane – racconta l’attrice – e dovrà affrontare un padre molto severo che la obbligherà a sposarsi, tarpando le ali a una ragazza che ha grandi ambizioni e che sarà invece costretta a chiudersi in casa e fare la mamma. Ma dopo si renderà conto, come tutte le esperienze materna, che invece è una bella vita anche quella”. 



Serviranno quattro puntate per raccontare i cambiamenti del ruolo della donna nella società italiana? Questo è il tentativo che si farà con “Di padre in figlia”, la fiction TV in onda stasera sull’ammiraglia di Casa Rai in prima serata. La serie diretta da Riccardo Milani prenderà il via oggi e racconterà le vicende di una famiglia di Bassano del Grappa alla fine degli anni ’50. Le dinamiche si svolgono tra sogni e speranze di figlie che dovranno confrontarsi con un padre maschilista e severo. Nel cast, oltre a Matilde Gioli troveremo anche Alessio Boni, Cristiana Capotondi, Domenico Diele e Stefania Rocca. Durante la conferenza stampa di presentazione dei personaggi, Matilde ha parlato di Elena, il suo personaggio. Elena è una ragazza molto allegra e intelligente con il sogno di poter fare la ballerina e trasferirsi a Milano. I suoi desideri però, si scontreranno con un padre-padrone e le sue imposizioni.  “Con le mie sorelle – sottolinea la Gioli – c’è un rapporto molto intenso e particolare. Con Maria Teresa, la primogenita, è proprio viscerale, dovuto al fatto che siamo molto diverse”. Di seguito, la fiction TV compirà un salto temporale di alcuni anni: “Per un attore – prosegue la Gioli – sono dei viaggi nel tempo. Diventi proprio diverso, anche per come vieni truccato. Devi fare un lavoro sul portamento e sull’atteggiamento, interessante soprattutto dal punto di vista professionale”. (Aggiornamento di Valentina Gambino)



Matilde Gioli, l’attrice interpreta la bella Cecilia in “Di padre in figlia”: le affinità col personaggio – Matilde Gioli nella nuova fiction di RaiUno “Di padre in figlia” – in onda dal 18 aprile – veste i panni di Cecilia, una studentessa che gestisce il giornale dell’Università Bocconi. Nel corso di una recente intervista rilasciata a Vanity Fair, Matilde svela di avere alcune affinità con il suo personaggio: «Oltre all’accento milanese ci unisce la determinazione, la forte personalità e la voglia di indipendenza. – confessa l’attrice, che continua – Cecilia lotta contro il pregiudizio maschile. Viene trattata un po’ come una bambola, e lei vorrebbe invece essere notata anche per altro. A fatica riesce nel suo intento: prende in mano le redini del giornale universitario e diventa un punto di riferimento per gli studenti». A differenza di Cecilia, però, Matilde dichiara di non essere “una bambola” e di essere sempre determinata nel non farsi trattare come tale, ma farsi invece apprezzare per altre caratteristiche non fisiche.



Matilde Gioli, l’attrice interpreta la bella Cecilia in “Di padre in figlia”: a ricerca dell’amore – Quando si entra nel privato di Matilde Gioli si arriva a parlare anche di amore, e l’attrice confessa di essere molto determinata in questo campo e sicuramente «molto di più col passare del tempo. L’esperienza per fortuna o sfortuna indurisce. Ho sviluppato una forma di determinazione che non serve a proteggermi, ma a capire chi desidero al mio fianco». Quando poi a Vanity Fair le si chiede come dovrebbe essere un uomo per farla innamorare follemente, Matilde Gioli confessa di cercarne uno un pò “anacronistico” rispetto a quello di oggi: «Sto cercando un uomo che non sia una prima donna. Che abbia delle caratteristiche quasi ancestrali del vero maschio alfa. Un po’ come ai tempi delle caverne. – poi conclude con un ultimo chiarimento su questo aspetto -Vorrei che ci fosse una distinzione ben netta tra i ruoli dell’uomo e della donna. Oggi invece è tutto un po’ troppo fluido».