Sarà vero che nel calcio nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma, alla stessa stregua della legge di conservazione della massa (fisica) che il filosofo francese Antoine-Laurent de Lavoisier postulò così precisamente più di 200 anni fa? Non siamo esperti in materia (di conservazione della massa, e forse nemmeno di calcio), vero è che in un mondo dove la sfericità della palla di cuoio (a dire il vero, ex palla di cuoio: i moderni materiali termosaldati sono sempre più innovativi) dovrebbe rendere tutto assai semplice, di complicazioni e stranezze (soprattutto queste ultime) ne avvengono ancora a dismisura. 



È proprio di pochi giorni fa la notizia (fonte Gazzetta dello Sport) che i giocatori del Fluminense de Feira (campionato del Bahia, nella parte centro-orientale del Brasile), nel match contro l’Esporte Clube Vitória, sono scesi in campo con casacche assolutamente originali: i numeri di maglia, infatti, sono stati utilizzati per far conoscere ai clienti (pardon: ai tifosi) i prezzi dei prodotti al supermercato. Per citare un esempio, il n. 5 rappresenta il prezzo di un flacone di shampoo (che in Brasile costa 5 real, la moneta brasiliana), il 4 quello di una confezione di pan carrè, mentre il 3 indica il costo di un biglietto del tram. E chissà che le maglie, scambiate con i giocatori dell’altra squadra o lanciate in omaggio al pubblico, non siano servite da buono sconto… E magari, memori della maglia di Ivan Zamorano all’Inter (che non potendo indossare la 9 del mitico Ronaldo, aveva optato per un originalissimo 18, o meglio, 1+8) tra un po’ vedremo apparire qualche beneaugurante 3×2, a indicare un dentifricio gratis (o se preferite un pacco di pasta) ogni tre confezioni acquistate! Volete mica dire che una simile prospettiva possa aprire prospettive di sfruttamento dei numeri di maglia sinora insospettabili? 



Emuli? Prendiamo la Guinea Bissau. Qui la squadra del Nuno Tristão di Bula, che tristãomente si trova in difficoltà economiche (l’ultimo golpe risale al 2012, e non è che i locali se la passino troppo bene nemmeno oggi) potrebbe decidere di far scendere in campo i propri giocatori con nuove maglie i cui numeri indicano i codici Mav con cui tifosi, sostenitori, simpatizzanti e semplici appassionati di calcio possono inviare le loro offerte in denaro per sostenere le casse del club, che pure ha vinto il titolo guineano nel 2014 e vorrebbe bissarlo (non foss’altro che per tener fede al secondo nome dello Stato, Bissau). Poi si tratterà di vedere se le procedure dei Mav, che come da noi anche in Guinea sono esenti da commissioni, daranno i frutti sperati.



Di tutt’altro genere l’idea che potrebbe venire ai dirigenti della Lokomotiv Mosca. Dopo aver siglato un nuovo contratto di sponsorizzazione con la società di trasporti ferroviari russi Rzd (un po’ come le nostre Ferrovie dello Stato), perché non adottare una… quantomeno atipica numerazione sulle maglie? I numeri tradizionali vengono sostituiti dagli orari di partenza dei treni. Le cifre più grandi indicano l’ora, quelle piccole (allo stadio si faticherà a leggere i numeri chiaramente, ma anche in Russia, si sa, il calcio è sport televisivo) i minuti. Con dettagli che potrebbero davvero lasciare sbalorditi: si pensi, per esempio, che in un prossimo derby contro lo Spartak, l’allenatore della Lokomotiv faccia alzare dalla panchina al 12′ del secondo tempo un giocatore (e fin qui niente di che), lasciandolo scaldare fino al 37′, momento dell’entrata in campo. Al puntualissimo ingresso sul terreno di gioco, il giocatore potrebbe indossare una maglia con il numero 25 e una piccola ma evidente scritta, RIT., a indicare al pubblico il ritardo tra la sua chiamata dalla panchina e l’effettiva sostituzione. Quasi a richiamare il display delle stazioni ferroviarie.

A chiudere questo breve giro del mondo, non possiamo non citare la Groenlandia, dove il campionato si gioca in agosto nell’arco di una sola settimana. Ebbene, mettiamo che il club B-67 (abbreviativo di Boldklubben af 67) di Nuuk – è la squadra locale più celebre, pronta a dare la caccia al suo quinto titolo consecutivo, cercando di superare la concorrenza di squadre dai nomi impronunciabili come Siuteroq 43eKagssagsuk – cambi sponsor. Nientepopodimeno che la notissima Findus (d’altronde, il surgelato da queste parti tira eccome). Dal prossimo campionato, il capitano giocherà con una fascia color oro, composta di bastoncini di pesce cuciti uno con l’altro con del robusto filo da pesca, mentre i giocatori porteranno sulle maglie i tempi di cottura dei vari prodotti. Per esempio, il libero avrà il numero 6 (come i minuti necessari per cuocere a puntino i Sofficini), lo stopper il 5 (cioè quanto occorre per bollire i mitici Pisellini Primavera), il portiere naturalmente l’1 (come i Pancake riscaldati al microonde). E il mediano? Ovviamente avrà il 4. Come 4 salti in padella!