È disperato Luigi Marzo, un anziano di 76 anni di San Pietro in Lama, in prrovincia di Lecce, che non può entrare in una sua proprietà perché occupata dai rom. Si parla di un terreno di 13 ettari, che costeggia la provinciale Lecce-Novoli, e che ha ereditato in seguito alla morte della sorella. La masseria si trova ora in piena fatiscienza, a causa dell’insediamento di decine di rom abusivi, fra cui intere famiglie con bambini piccoli. Questa sera, Le Iene Show approfondirà la questione, grazie all’inchiesta di Veronica Ruggeri. L’inviata incontrerà sia Luigi Marco che il Prefetto Claudio Palomba e Paolo Perrone, Sindaco di Lecce. La situazione che sta vivendo – anzi subendo – l’anziano è infatti altamente problematica. Marzo ha inviato numerose denunce, chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine e dell’Assessore all’ambiente, oltre che dello stesso Prefetto, ma, com sottolinea Il Giornale di Sicilia, non è servito a nulla.
Luigi Marzo non può infatti trovare il supporto delle autorità, in quanto la masseria attualmente occupata dai rom abusivi è proprietà privata. Il Comune, quindi, non può intervenire. Il Sindaco di Lecce intanto si difende ed ha mostrato a Le Iene tutti gli interventi richiesti dalla sua amministrazione proprio per risolvere il problema. Anche per questo è stato coinvolto il Prefetto Palomba nello scorso dicembre e nello stesso mese, in una riunione fra la Procura e il Comando Provinciale dei Carabinieri, si erano stabiliti accertamenti e indagini. In realtà rimasti in ombra, sottolinea il Corriere Salentino, motivo che ha smosso, fra i tanti, anche due esponenti di Noi con Salvini, Leonardo Calò e Rossano Sasso. La speranza di questi ultimi era che la loro presenza sul campo avrebbe smosso finalmente le acque, ma lo sgombero auspicato non è mai avvenuto. Il danno, ribadiscono, non riguarda solo l’anziano Luigi Marzo, ma “anche la collettività, considerati gli allacci abusivi alla corrente elettrica e materiali di dubbia provenienza rinvenuti all’interno”. A questo si aggiunge anche la situazione di degrado in cui sarebbero costretti a vivere, fra l’altro anche diversi minori.