Rete 4 punta su un grande classico questa sera, domenica 23 aprile 2017, e alle 21.15 trasmette Don Camillo, la pellicola che vede protagonisti Gino Cervi e Fernandel. Il film italo-francese del 1952 è stato diretto da Julien Duvivier ed è liberamente ispirato ai racconti di Giovannino Guareschi. Le riprese esterne sono state girate a Reggio Emilia, nei paesi di Brescello e Boretto. Il film è stato proiettato per la prima volta in Italia nel 1952 ed è poi sbarcato all’estero arrivando in Francia, Germania Ovest, Giappone, Austria, Belgio, Svezia, Danimarca, Usa, Regno Unito, Finlandia, Portogallo, Argentina, Grecia, Spagna, Brasile, Ungheria, Repubblica Ceca e Polonia. Il trailer ci porta nella Brescello degli anni ’50. Nel paesello di Reggio Emilia i comunisti vincono le elezioni e il loro leader, il burbero Peppone, diventa sindaco. Gli si oppone il parroco Don Camillo, un uomo cocciuto ma dal cuore d’oro. Tra i due inizia un gioco di ripicche. Vi ricordiamo che oltre a poter vedere Don Camillo sintonizzandovi su Rete 4, potrete seguire la pellicola anche in diretta streaming sul sito di Mediaset, effettuando il login qui. Il trailer potete invece vederlo cliccando qui.
Rete 4 ripropone un classico della storia del cinema e cioè Don Camillo. Il film con Fernandel e Gino Cervi del 1952 è diretto da Julien Duvivier e apre una saga ancora oggi molto amata dal pubblico italiano. L’anno seguente esce subito il sequel e cioè Il ritorno di don Camillo. Passano due anni e ritroviamo ancora il simpatico prete protagonista di queste commedie leggere, drammatiche e soprattutto molto realistiche e decise. Il terzo capitolo esce nel 1955 e vede per la prima volta l’altro protagonista nei titoli di testa, il film si intitola ”Don Camillo e l’onorevole Peppone. Esce invece nel 1961 uno degli episodi più comici e cioè Don Camillo monsignore… ma non troppo. Nel 1965 esce quello che è il capitolo più deludente della serie ”Il compagno don Camillo”. Nel 1970 viene realizzato il film incompiuto Don Camillo e i giovani d’oggi. (agg. di Matteo Fantozzi)
Don Camillo è il film che verrà trasmesso su Rete 4 oggi, domenica 23 aprile 2017, in prima serata. Una pellicola di genere commedia che è stata prodotta nel lontano 1952 in Italia per la regia di Julien Duvivier e basata su soggetto tratto da una serie di racconti di Giovannino Guareschi. La sceneggiatura che è stata adattata alla versione cinematografica dallo stesso regista in collaborazione con Renè Barjavel. Il direttore della fotografia è Nicolas Hayer, il montaggio è stato realizzato da Maria Rosada mentre le musiche della colonna sonora sono state composte da Alessandro Cicogni. In questo film uno dei principali interpreti è l’attore italiano Franco Interlenghi nato a Roma nel 1931 e ivi morto nel settembre del 2015. Un grandissimo artista che soprattutto tra gli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta ha preso parte a numerose pellicole di successo, recitando al fianco di eccezionali interpreti. Ha avuto un esordio di spessore nel mondo del cinema in quanto venne inserito dall’indimenticato Vittorio De Sica nel film capolavoro Sciuscià nell’anno 1946. Nel 1950 per il giovanissimo Interlenghi arriva un’altra scrittura d’eccezione in quanto recita nel film cult di Luciano Emmer, Domenica d’agosto. Le pellicole di prestigio nel corso degli anni diventano molteplici tra cui ricordiamo La provinciale di Mario Soldati, I vitelloni di Federico Fellini, Totò Peppino e i fuorilegge di Camillo Mastrocinque, Padri e figli di Mario Monicelli, Il generale Della Rovere di Roberto Rossellini, Il camorrista di Giuseppe Tornatore, Notte prima degli esami – Oggi di Fausto Brizzi.
, il film in onda su Rete 4 oggi, domenica 23 aprile 2017 alle ore 21.15. Una storica pellicola di genere commedia realizzata in Italia nel 1952 e prodotta dalla casa cinematografica Cinema Rizzoli per la regia di Julien Duvivier mentre nel cast sono presenti attori che all’epoca erano molto apprezzati in Italia ma non solo come Fernandel, Gino Cervi, Sylvie, Vera Talqui, Franco Interlenghi e Saro Urzì. Ma ecco nel dettaglio la trama del film.
In un piccolo paese dell’Emilia Romagna nell’immediato dopo la seconda guerra mondiale, vi vive un parroco di nome Camillo (Fernandel). Don Camillo è un bravo parroco che tuttavia deve fare i conti con un carattere piuttosto irrequieto ed impulsivo. Il prete oltre ad occuparsi con una certa efficacia e solerzia di quelli che sono i suoi impegni dal punto vista spirituale si occupa tantissimo della vita sociale del tempo ed in particolar modo di politica. Nello specifico è un acerrimo oppositore del sindaco Peppone (Gino Cervi) massimo esponente locale del Partito Comunista Italiano che al tempo veniva visto come una ideologia contrapposta a quella cristiana, maggiormente vicina all’allora Democrazia Cristiana. In realtà Don Camillo e Peppone sono due grandi amici che tuttavia non perdono occasione di punzecchiarsi e tirarsi dei brutti scherzi allo scopo di avere la meglio nel loro infinito duello. Le vicende hanno inizio con il comizio che tiene Peppone nella piazza centrale del paesello dove è anche ubicata la chiesa di cui Don Camillo è parroco. Il comizio di Peppone è il primo dopo la sua avvenuta elezione a sindaco, per cui incomincia a delineare quello che sono i suoi intendimenti per la politica locale che ovviamente sono in netto contrasto con quello del parroco che per tutta risposta, decide di andare verso il campanile e quindi far suonare le campane in maniera tale da coprire la voce del neo eletto sindaco che non la prende nel migliore dei modi, conscio di come si tratti di una azione eversiva nei suoi confronti. Un altro motivo di forte dissidio tra i due si avrà nel momento in cui Peppone saluta l’arrivo del suo ultimo figlio appena nato. Peppone forte dei propri ideali comunisti ha intenzioni di battezzarlo con una serie di nomi che richiamano i suoi idoli quali Lenin e Libero, nomi che non piacciono assolutamente a Don Camillo che entra nuovamente in competizione con lui arrivando ad un braccio di ferro che ben presto si placherà trovando un compromesso. I due acerrimi nemici si ritroveranno l’uno contro l’altro in diverse altre situazioni di vita quotidiane, pronti a fare il massimo per sopravanzare il rivale senza però fargli del male.