Tutti a casa è un interessante documentario di Lise Birk Pedersen, giovane regista danese. Oggetto di studio della regista è il Movimento 5 Stelle, un fenomeno che lei osserva a distanza, con lo sguardo di una donna straniera sul nostro Paese. Il sottotitolo del film è Inside Movimento 5 Stelle. Lise Birk Pedersen è rimasta interessata dalle coinvolgenti dinamiche innescate dalla determinazione di Beppe Grillo, il fondatore e ideatore del Movimento. Il documentario segue le vicende parlamentari, politiche e anche alcuni aspetti della vita privata di quattro appartenenti al Movimento: una donna, Paola Taverna, e tre uomini: Ariola, Giarrusso e Orellana. Attraverso le vicende di questi personaggi il documentario racconta la storia del gruppo a partire dal 2013, quando il Movimento si presenta alle elezioni.



Lo sguardo della Pedersen si sofferma sulle motivazioni che hanno spinto queste quattro persone a immergersi in un mondo che per certi versi gli era precedentemente estraneo, quello della politica. Le motivazioni sono diverse per ciascuno e questo evidenzia l’eterogeneità del gruppo, la reale possibilità di una democrazia diretta, in cui ognuno può esprimere il proprio giudizio, il proprio punto di vista e può tentare di far valere le sue ragioni. Ma il documentario non è affatto disincantato: da un lato ci sono alcune retoriche della politica italiana che fanno capolino, in particolare con la figura di Silvio Berlusconi ma anche con la sinistra democratica. A questo proposito è significativa la locandina del film che vede il volto di Berlusconi sorridente coperto da una scritta con la bomboletta gialla che esclama: potere alle persone, potere al popolo. D’altra parte la Pedersen riesce a costruire un quadro in cui la figura del leader Beppe Grillo si mostra in tutta la sua ambivalenza: dal desiderio di combattere le ingiustizie alla difficoltà di gestire un gruppo variegato, in cui le spinte centrifughe a volte rischiano di prendere il sopravvento.



I quattro appartenenti al Movimento sono dei neoeletti in Parlamento e offrono al film uno spiraglio sulla politica italiana del tutto peculiare: infatti la caratteristica principale del Movimento, che emerge chiaramente nel film, è quella di mettere in gioco nella politica dei piani alti alcuni non addetti ai lavori, delle persone che non arrivano da percorsi standard alla politica e che abbiano quindi un modo di raccontarla del tutto originale. La Pedersen ha avuto accesso come sola testimone esterna a riunioni tra il leader del Movimento e i suoi appartenenti. Per lei è il secondo film, il primo fu Putin’s kiss

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