Questo pomeriggio va in onda su Rai Due il film Chi vuole mia figlia? Questo è un film per la televisione che di sicuro non splende per qualità dal punto di vista della regia, ma di certo ci troviamo di fronte a un film che può appassionare per una trama densa di significato. Dietro ad un’adozione infatti ci sono sicuramente delle situazioni difficili da leggere e che possono solo far venire dei dubbi ai genitori che hanno deciso di compiere questo passo. La storia è molto emozionante e mette gli spettatori di fronte a situazioni anche un po’ forti a livello emotivo. Sarà importante sicuramente vedere anche quelle che saranno le reazioni del pubblico che sui social network avrà modo di dire la sua. (agg. di Matteo Fantozzi)



La principale protagonista di questo film in cui viene racconta una storia piuttosto intensa, è l’attrice canadese Emmanuelle Vaugier. Nata a Vancouver nel giugno del 1976, Emmanuelle si è fatta apprezzare negli anni anche per le proprie indiscusse doti di scrittrice. I suoi esordi nel mondo della recitazioni risalgono a metà degli anni Novanta e per la precisione nel 1995 con la partecipazione nel cast del film televisivo A Family Divided. Nello stesso anno ha preso parte ad alcuni episodi della serie cult HIglander mentre nel 1997 ha fatto parte del cast della fortunata serie televisiva Scuola di polizia. Dal 2002 in poi ha recitato in alcune serie tv molto conosciute dal grande pubblico come Smalville, One Tree Hilll, CSI: NY, Due uomini e mezzo, Cacciatori di zombie, Supernatural, Streghe, Covert Affairs, Human Target e tanti altri ancora.



La programmazione di Rai 2 offre per il primo pomeriggio la messa in onda a partire dalle ore 14,00 del film di genere drammatico Chi vuole mia figlia? (titolo originale Stolen Child). Si tratta di una pellicola americana del 2012 prodotta dalla casa cinematografica della Feifer Worldwide: non è stata prevista distribuzione ai botteghini ma soltanto nel mercato dell’Home video. La regia è stata curata da Michael Feifer, il soggetto e la sceneggiatura sono stati scritti e sviluppati da Peter Sullivan e Jodi Ticknor con le musiche della colonna sonora che sono state composte da Matthew Janszen. La fotografia è stata affidata a Bib Torrance, il montaggio è stato eseguito da Sean Olson mentre i costumi utilizzati sul set sono stati disegnati e realizzati da Marcelle Chamlee. Nel cast sono presenti Emmanuelle Vaugier, Tyler Allen, Tichina Arnold, Barry Barnholtz, Corbin Bernsen, Ian Bieda e Stan Bly. 



Il film narra la storia di una coppia di giovani coniugi, Amanda (Emmanuelle Vaugier) e John Lewis (Scott Elrod) che dopo aver preso coscienza di non poter avere dei figli propri decidono di intraprendere la strada dell’adozione. I due sono ben consapevoli di come questo percorso sia lungo e per certi versi anche molto difficile ma allo stesso tempo sono entusiasti di questa nuova avventura che potrebbe cambiare per sempre la loro vita. Così contattano un’agenzia internazionale di adozione ed iniziano a seguire tutta la procedura affinché sia possibile adottare. Le vicissitudini in cui Amanda e John si trovano a dover superare sono molteplici, come tantissimi sono i mesi se non gli anni spesi per portare a termine questo importante capitolo della loro vita. Finalmente dopo anni di frustrazione e di momenti no, arriva una notizia positiva e cioè che vi è la possibilità di adottare una bellissima bambina proveniente dall’est. Ancora un po’ di tempo e finalmente la bambina può essere adottata, finalmente per John e Amanda c’è la possibilità di coronare un sogno e di poter essere quella famiglia che sempre hanno voluto essere. Tuttavia dopo i primi momenti di gioia e felicità per l’arrivo di questa creatura all’interno della loro casa, iniziano i primi problemi. Infatti i due coniugi si accorgono che qualcosa nella pratica dell’adozione non è andata per il verso giusto. Man mano che indagano meglio su questa storia si accorgono di come alla base di questa storia vi siano tutta una serie di segreti sconvolgenti e per certi versi pericolosi che riguardano la bambina ma soprattutto il modo in cui questa creatura sia arrivata a loro.